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Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Friuli Venezia Giulia
Genere: Brassica specie oleracea L. convar. botrytis (L.) Alef. var. cimosa Duch. Sinonimi: Brassica oleracea L. var. italica Plenck.
Pianta di altezza media, le foglie sono sottili con venature rossastre evidenti, di colore prevalentemente bianco all’interno e verde chiaro all’esterno, e si presentano compatte nella fase di raccolta; in autunno le foglie esterne tendono a seccarsi, lasciando il cavolo ben pulito. Le dimensioni della testa si aggirano tra i 20 e 30 centimetri di diametro e la caratteristica principale che la differenzia dalle altre specie è la forma appiattita (BRACHCEFALI), mediamente il peso si aggira intorno all’1,5/2,0 kg.
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Per il ciclo vegetativo, fra trapianto e raccolta, sono necessari dai 100 ai 120 giorni. I semi sono sferici e di colorazione bruna di diametro di circa 1,5/2,00 mm. Il gusto al palato è leggermente piccante con consistenza croccante. Il cappuccio è un prodotto fresco di consumo stagionale che si commercializza fra ottobre ed aprile. La migliore conservabilità si ottiene mantenendo il prodotto a temperature di 8-10°C e lontano da fonti luminose.
Tradizionalità
La coltivazione del Cappuccio di Collina (nome locale: chiaput) è nota sin dai secoli scorsi. Il seme, tramandato da generazioni, è ancora quello originale e non se ne conosce la provenienza storica. Numerose sono le pubblicazioni sui giornali locali; inoltre, sono molteplici le indicazioni culinarie sull’utilizzo dei “crauti” ottenuti con questo ortaggio.
Territorio di produzione: Forni Avoltri (UD)
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Radic di mont PAT Friuli Venezia Giulia
Pianta di colore verde-bruno che nasce e vegeta in alta montagna, presenta germogli filiformi di gusto leggermente amarognolo. Della pianta si raccolgono i germogli che vengono accuratamente puliti e lavati, successivamente vengono scottati in olio, aceto, vino bianco, aromi, sale e zucchero. L’invasettamento viene eseguito a caldo con tutto il liquido di cottura.
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Miele di Tiglio del Carso PAT Friuli Venezia Giulia
Il tiglio e’ da sempre presente nell’altopiano carsico come varietà spontanea rappresentando perciò il simbolo delle popolazioni locali e da sempre dal suo nettare viene ricavato il miele di tiglio che ha proprietà balsamiche e rilassanti. Da un avviso di concorso del 26 ottobre 1869 si legge che “l’Eccelso I. R. Ministero di Agricoltura”, affine…
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Pan di sorc PAT Friuli Venezia Giulia
La versione dolce del pan di sorc ha radici storiche molto antiche. L’Ecomuseo delle Acque del Gemonese, nella sua campagna di recupero e valorizzazione dei saperi locali, ha raccolto varie testimonianze di signore che si tramandano da oltre quattro generazioni la ricetta famigliare, di artigiani (Anedi Basaldella mugnaio e Domenico Calligaro fornaio) e semplici consumatori<br…