Baccalà in gratella PAT Emilia Romagna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’ Emilia Romagna (Piacenza)

baccalà sulla gratella, baccalà alla graticola; baccalà alla griglia, bacalà a rost

Baccalà, olio, rosmarino. Anche qui le varianti sono varie, tra le più semplici si riporta la ricetta: Si tiene il baccalà a bagno per 3-4 giorni, cambiando spesso l’acqua. Sgocciolarlo e condirlo con aglio e rosmarino tritati, metà olio, pepe e poco sale, poi cuocere per circa 20 minuti sulla griglia. Prima di servire condirlo con il rimanente olio.

Tradizionalità

Di ritorno dalla fiera, si portava in casa il baccalà, una bella “stecca” da appendere in cucina e da ammollare, a pezzi, preferibilmente il venerdì. Ma, “parché u fess riuscita” e se ne mangiasse di meno, si teneva poco in acquaEra messo anche ai ferri, da cui usciva assetato di olio, nel profumo dell’aglio tritato….

Referenze bibliografiche

  • Mario Tabanelli, Romagna in Cucina, luglio 1988 – Magalini Editrice;
  • Giovanni Manzoni, Così si mangiava in Romagna, Walberti Edizioni 1977;
  • Vittorio Tonelli, A Tavola con il contadino romagnolo, 1986 Grafiche Galeati;
  • G. Quondamatteo, Grande dizionario (e ricettario) gastronomico romagnolo, Imola, Grafiche Galeati, 1978.

Territorio di produzione

Intera provincia di Forlì-Cesena

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