Andrea Pisano ha avuto un’influenza significativa sulla scultura italiana, in particolare nella transizione dallo stile gotico al primo Rinascimento. La sua opera sulla porta del Battistero di Firenze ispirò i successivi lavori di maestri come Lorenzo Ghiberti, che realizzerà le porte nord e “del Paradiso” dello stesso battistero. La chiarezza narrativa e l’equilibrio delle composizioni di Andrea Pisano sono state fondamentali per lo sviluppo del linguaggio scultoreo fiorentino, anticipando molte delle innovazioni che caratterizzeranno il Rinascimento.
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Andrea Pisano
Andrea Pisano ha avuto un’influenza significativa sulla scultura italiana, in particolare nella transizione dallo stile gotico al primo Rinascimento. La sua opera sulla porta del Battistero di Firenze ispirò i successivi lavori di maestri come Lorenzo Ghiberti, che realizzerà le porte nord e “del Paradiso” dello stesso battistero. La chiarezza narrativa e l’equilibrio delle composizioni di Andrea Pisano sono state fondamentali per lo sviluppo del linguaggio scultoreo fiorentino, anticipando molte delle innovazioni che caratterizzeranno il Rinascimento.
View More Andrea PisanoPastina de Bortolin PAT del VENETO
Le origini di questa ricetta risalgono alla fine dell’Ottocento. Fu creata a Villafranca di Verona da Bortolo Dainese che, nella sua gelateria denominata “Bortolin”, inventò una particolare pastina che prese il nome di “pastina de Bortolin”; questa ricetta fu poi copiata da altri pasticceri e la troviamo tuttora nelle pasticcerie con il nome di “pasta italiana” o “pasta diplomatica” che differiscono però dall’originale nell’altezza, negli ingredienti e nella crema. La produzione di questa pastina si è via via consolidata, tramandata di padre in figlio con gli stessi tradizionali e genuini sapori di un tempo.
View More Pastina de Bortolin PAT del VENETOPastafrolla della Lessinia PAT del VENETO
Le origini di questa ricetta risalgono a metà dell’Ottocento. Fu creata a Roverè Veronese, località montana a 900 metri d’altitudine.
View More Pastafrolla della Lessinia PAT del VENETOPane al mais PAT del VENETO
È un pane rustico e casereccio che fa parte della cultura tradizionale contadina da molto tempo. Nel Veneto, dove il consumo di polenta è stato più diffuso che in altre regioni, il pane di frumento non era sempre un alimento abituale. Quindi, soprattutto nei paesi di montagna e in quelli più isolati il pane “bianco” arrivava da grossi centri e, quando il pane era prodotto in loco era realizzato anche con farina di mais, chiaramente molto più facile da reperire.
View More Pane al mais PAT del VENETOPandoro di Verona PAT del VENETO
Le origini del pandoro si legano al “pan de oro” un dolce conico della Serenissima, riservato ai nobili, che veniva ricoperto da sottili foglie d’oro zecchino. Tuttavia la morbidezza dell’impasto fu importata da Vienna dove pasticceri italiani producevano brioche per la Casa Reale Asburgica. Questo dolce vede la nascita ufficiale alla fine dell’Ottocento; una pubblicità apparsa sulla rivista “Can della Scala”, promossa dal pasticcere Giuseppe Cometti, in Verona, reclamizzava il suo “Pan d’Oro” il 20 marzo 1894. Viene ora da pensare che, lontano dal Natale, questo prodotto fosse pubblicizzato per le imminenti festività pasquali, o venisse comunemente consumato in importanti occasioni familiari (compleanni, ricorrenze, ecc.).
View More Pandoro di Verona PAT del VENETOPandoli di Schio PAT del VENETO
Questo dolce tipico delle feste fa parte della cultura tradizionale contadina da molto tempo. Giovanni Capnist nel suo libro “I dolci del Veneto”, edito da Franco Muzzio Editore, cita alcune ricette di nobili famiglie datate 1860, 1890 e li descrive come biscottini tipici della zona di Schio; la loro caratteristica è data dal fatto che, se ben riusciti, quando vengono immersi nel vino si inzuppano così celermente da piegarsi e cadere nel sollevarli alla bocca. Questa forma di inettitudine, di goffaggine, è il motivo per cui si definisce a Schio come “pandolo” chi non è proprio un “dritto”. Una vecchia pasticceria di Schio conserva ancora una lettera di ringraziamento della Reale Casa, concessa dall’allora Re Vittorio Emanuele che, durante una visita alla città e al lanificio Rossi, ebbe modo di degustare questo tipico biscotto.
View More Pandoli di Schio PAT del VENETOAndrea da Firenze
Andrea da Firenze (attivo tra il 1343 e il 1377), noto anche come Andrea di Bonaiuto, è stato un pittore italiano del periodo tardo gotico, attivo principalmente a Firenze. Andrea è famoso per i suoi affreschi e per il suo contributo alla decorazione delle chiese fiorentine, lavorando in uno stile che prefigura il Rinascimento fiorentino.
View More Andrea da FirenzePan del Santo PAT del VENETO
Il “pan del Santo” deriva da un’antica tradizione dei frati della Basilica del Santo, che donavano ai poveri ed ai viandanti, fuori dal Sagrato della Basilica, il pane per alleviare la loro fame. Col tempo, i mastri pasticceri della zona, memori di quella tradizione e per accontentare le richieste dei turisti sempre più numerosi, hanno elaborato la ricetta del pane, creando un prodotto dolciario apprezzato e rinomato anche grazie alla tradizione di comunione e altruismo che esso sottende.
View More Pan del Santo PAT del VENETOPan de le feste PAT del VENETO
Questo pane era tipico delle feste invernali (Natale, Epifania, Carnevale) come prodotto rustico e casereccio. Esso consentiva di sfruttare i prodotti tipici della zona come il granoturco, le noci, le nocciole e i fichi secchi, che lo rendono oltremodo sostanzioso e gustoso.
Il primo documento in cui il pane in oggetto sembra citato è addirittura cinquecentesco e si riferisce ad una poesia del Notaio bellunese Bartolomeo Cavassico. Nella sua Oda XXV, dal verso 77 al verso 92 così si legge “… No magne pan con fighe,/ no me sa bon el dolz,/ e teme zir descolz/ e senza braghe/ No me sa bon pi fraghe/ me sa bon casunciei/ e pan dur cun turtiei e cun la iada …”