Aglio rosso di Sulmona PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Abruzzo

L’aglio rosso è prevalentemente coltivato nei territori della Valle Peligna che circondano Sulmona (in provincia di L’Aquila), ma lo si può trovare anche in altre aree abruzzesi come la Valle del Tirino e la Marsica. È impiegato in massima parte per il consumo fresco ma anche per la produzione di una ricetta tipica e tradizionale, i “crastatelli” sott’olio. È l’unico ecotipo di aglio italiano che emette regolarmente lo scapo fiorale e, da analisi di laboratorio, risulta avere il più alto contenuto di oli essenziali sia nel bulbo sia negli scapi fiorali. Ciò rende l’aglio rosso di Sulmona particolarmente adatto per l’utilizzazione degli estratti in campo farmaceutico ed erboristico.

La Valle Peligna è terra di antica tradizione agricola, raccontata da Publio Ovidio Nasone, poeta sulmonese dell’era augustea (Amores, lib. II, 15. vv. 8-10). Una delle prime testimonianze letterarie sulla coltivazione dell’aglio in Valle Peligna risale alla prima metà dell’800 con Panfilo Serafini che in Scritti vari di storia, letteratura e politica descrive quanto fossero diversificate le colture in questi territori e documenta, tra l’altro, il commercio di aglio. Anche Teodoro Bonanni, a fine ‘800, parla di questa coltivazione nel libro Le antiche industrie della provincia dell’Aquila (1888).

Documenti d’archivio risalenti al 28 luglio 1917 (Archivio di Stato di Sulmona – Cat. XI. AGR. IND., Ente autonomo Consumo, anni 1916- 1919, Fasc.11), in piena guerra mondiale, attestano quanto fosse già avanzato il commercio e l’esportazione dell’aglio tanto da costringere il comune a emettere un’ordinanza (n. 5694) per disciplinarlo. Nel 1929 il Catasto riporta che nel sessennio 1923-1928 nel comune di Sulmona furono coltivati mediamente 15 ettari ad agIio. Nello stesso anno Viani pubblica il suo Trattato di Orticoltura nel quale parla di aglio rosso, definendolo “varietà pregiata, sia per la precocità sia per la larghezza della sua testa di colore rosso vinoso”, e sul manuale del Gorini del 1977 La coltivazione dell’aglio, si legge ciò che è valido ancora oggi: “il Rosso di Sulmona è molto richiesto all’estero data la sua precocità e le dimensioni notevoli della testa”. Infine sul Manuale dell’Agronomo (Reda, 1980) si legge che il gruppo varietale dell’aglio a bulbo rosa comprende il pregiato Rosso della provincia dell’Aquila.

Speck del Cadore PAT Veneto

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Sopressa nostrana padovana PAT Veneto

Scriveva Plinio il vecchio: “Da nessun altro si trae maggior motivo per la ghiottoneria. La carne di porco ha quasi cinquanta sapori diversi, mentre per gli altri animali il sapore è unico”. Fin dai tempi di Roma dunque era apprezzata e rinomata la carne di maiale. Del resto l’importanza economico-alimentare del suino è sempre stata…

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Riserva naturale orientata e biogenetica Monte Mottac – Piemonte

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Sopressa investida o con filetto PAT Veneto

La sopressa trevigiana, come pure il “salado” della medesima area, sono famosi da tempi immemorabili come “marenda del contadin“, citata nei tipici proverbi “polenta sopresa e vin, medesine del contadin“, oppure “pan vin e sopresa … e de altro no me interesa“. “Salado” o sopressa entravano anche negli impasti “del pien”, del ripieno per galline,…

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