Tinche all’Emiliana PAT Emilia Romagna

Tinche, olio d’oliva, una piccola cipolla, uno spicchio d’aglio, un gambo di sedano, una carota, quattro pomodori al sugo, sale, pepe. Quando le tinche sono ancora vive, fare ingoiare loro una cucchiaiata di aceto, che toglie ai pesci il caratteristico sapore di fango. Pulirle, squamarle e lavarle accuratamente, staccare le teste e tenerle a parte. Pelare i pomidori e spezzettarli. Tritare la cipolla, la carota, il sedano e l’aglio: mettere il ricavato in un recipiente, unire qualche cucchiaiata d’olio e soffriggere lentamente bagnando di tanto in tanto con qualche cucchiaiata d’acqua. Salare, pepare, aggiungere i pomidori e le teste dei pesci; cuocere bene poi passare tutto quanto al setaccio, lasciando cadere il passato in un casseruola pulita. Sistemare nel recipiente le tinche e cuocerle a fiamma bassa.

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Spinaci alla romagnola PAT Emilia Romagna

Spinaci, soffritto, uva secca (passa). Lessateli solo con l’acqua che contengono e dopo averli scolati metteteli in un soffritto di olio, aglio, prezzemolo, sale e pepe, lasciandoli interi, regolate di sale e pepe, aggiungete l’uva passa, spolverizzate con poco zucchero, mescolate più volte con un cucchiaio di legno e terminate la cottura. Serviteli caldi, come contorno a piatti di carne.

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Spaghetti con le poveracce PAT Emilia Romagna

Spaghetti, poveracce, aglio, olio, prezzemolo. Anche per la preparazione di questo piatto esistono “piccole variazioni sul tema” rispetto alla disponibilità degli ingredienti. Prendete due chili di poveracce fresche. Apritele con il calore del fuoco, dopo averle sciacquate in acqua corrente. Poi estraete i frutti e lavateli nella loro acqua per togliere anche gli ultimi granelli di sabbia. Dopo aver messo l’acqua del pesce da parte, fate soffriggere nell’olio, quattro spicchi schiacciati di aglio, che butterete via appena rosolati. Aggiungete l’acqua delle poveracce (condita con un pizzico di pepe), filtrandola e lasciate che il fuoco la consumi un po’Tagliuzzate le poveracce con un coltello e mettetele nella pentola assieme a del prezzemolo tritato. Dopo tre minuti il sugo è pronto ad accompagnare in tavola gli spaghetti.

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Seppie con piselli PAT Emilia Romagna

Seppia, piselli, conserva di pomodoro, olio extravergine di oliva, aglio, cipolla, prezzemolo, sale e pepe. Eliminate l’osso interno delle seppie. Asportate, se ancora presente, la sacca dell’inchiostro, gli occhi e il becco che si trova fra i tentacoli. Lavate le seppie e tagliatele a striscioline. Fate rosolare la cipolla e l’aglio con un po’ di olio; unite poco sale e versatevi le seppie tagliate; lasciate cuocere 5 minuti, bagnate con il vino bianco e fatelo evaporare. Unite a questo punto i pomodori, incoperchiate e abbassate la fiamma. Dopo 25 minuti aggiungete alla preparazione i piselli scottati per 3 minuti in acqua bollente salata. Continuate la cottura ancora per 15 minuti, aggiungendo acqua calda, se necessario. Regolate di sale e pepe, spolverizzate di prezzemolo e servite.

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