Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sicilia (AVOLA)
“Pizzuta d’Avola”: forma allungata, marrone rugosa di buon sapore; “Fascionello”: forma ellittica, marrone chiaro, rugosa, di buon sapore; “Romana”: forma ellittico-allungata, marrone chiaro, venata, di buon sapore.
Area di produzione: Nella Sicilia sud-orientale le cultivar tradizionalmente coltivate sono: “Pizzuta d’Avola”, “Fascionello” e “Corrente d’Avola” (o “Romana”) da sempre indicate commercialmente come “Mandorla di Avola”. La copresenza nei mandorleti delle tre cultivar è necessaria per la reciproca impollinazione. La produzione della “Mandorla di Avola” è limitata ad un’area precisa della Sicilia sudorientale tra le province di Siracusa e Ragusa e comprendente i comuni di: Avola, Noto, Siracusa, Rosolini, Canicattini Bagni, Floridia, Solarino, Priolo, Melilli, Ispica, Modica, Chiaramonte Gulfi.
Caratteristiche al consumo: Le mandorle sono frutti profumati e ricchi di olii essenziali, sono particolarmente adatte alla conservazione perchè hanno un guscio spesso e durissimo che trattiene le sostanze grasse e mantiene inalterato il patrimonio aromatico per almeno un anno.
Uso gastronomico: La mandorla di Avola è protagonista indiscussa della confetteria e di straordinari dolci come la granita, i torroni, i “geli”, e soprattutto la famosa pasta martorana, che è poi l’elemento base della sontuosa pasticceria siciliana e della sua specialità simbolo: la cassata
Cavate PAT Sicilia
Primo piatto composto da farina, acqua e sale. Tutta la lavorazione è di tipo artigianale, appena pronte le cavate si fanno asciugare e sono subito pronte per la cottura.
Amaretti PAT Sicilia
Gli amaretti siciliani vengono preparati con mandorle tritate, di cui una parte amare, albumi e zucchero. La parte iniziale della lavorazione è eseguita con l’impastatrice, amalgamati tutti gli ingredienti, si prosegue a mano.
Granita di Gelsi Neri PAT Sicilia
Nella sontuosa tradizione gelatiera siciliana hanno un posto a parte le granite, succhi gelati di frutta e zucchero simili ai sorbetti, ma di consistenza più morbida. La loro storia si ricollega all’usanza, avviata dai Greci e proseguita dai romani, di sfruttare per la conservazione dei cibi le nevi dell’Etna, stoccate in pozzi e caverne. Le…