Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania
Tuber magnatum di forma tondeggiante, tuberiforme, schiacciato, incavato in base al terreno. Colore giallo-biancastro ma a seconda del grado di maturazione si possono trovare sfumature grigio verdognole o macchie brunastre. Dimensioni variabili. All’interno in base al grado di maturazione la gleba può essere biancastra se in prima fase di maturazione, o di color ocra, paglierino chiaro o nocciola se ben maturo.
Osservazioni sulla tradizionalità
Il tartufo di Ceppaloni non è stato sempre apprezzato e conosciuto. Infatti si racconta di patate puzzolenti che i contadini cavavano nei loro campi e buttavano via con disgusto. I preziosi tartufi erano infatti considerati amare sorprese di una terra che non premiava adeguatamente il duro lavoro quotidiano. La storia di questo tartufo di intreccia inequivocabilmente con la leggenda delle streghe che si riunivano nello Stretto di Barba, località del Comune di Ceppaloni, per celebrare sotto il millenario noce il Sabba. Queste donne conoscevano il potere e le proprietà delle erbe ma soprattutto il potere afrodisiaco di queste “papate puzzolenti” di cui si cibavano.
Territorio di produzione
Ceppaloni e areale limitrofo (S. Leucio del Sannio, Arpaise, Apollosa), in provincia di Benevento.
Nocciola camponica PAT Campania
Triilli PAT Campania
Tipo di pasta fresca corta, di colore giallo paglierino, si presenta con la forma a conchiglia molto affusolata, con tre incavature caratteristiche che rappresentano l’impronta di tre polpastrelli allineati, da cui il nome. L’impasto morbido ed omogeneo viene realizzato utilizzando uova fresche, semola ed acqua.
Oliva caiazzana PAT Campania
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