Le varietà utilizzate, per la preparazione di questo prodotto tradizionale, sono generalmente la “Tonda di Cagliari” e la “ Pitz’e Carroga”. Nella preparazione industriale, le olive vengono selezionate, lavate, stoccate in salamoia all’interno di silos in vetroresina, per 8-10 mesi durante i quali avviene la fermentazione. Trascorso tale periodo sono scolate, selezionate e calibrate. Di seguito, in attesa del confezionamento, sono stoccate, per calibro, in fustoni con salamoia. Nella preparazione casereccia si lavorano le olive completamente mature; la deamarizzazione avviene ricoprendo le olive con sale, per circa una settimana, in un contenitore forato per consentire la fuoriuscita del liquido amaro.
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Nocciola di Tiana PAT Sardegna
Si attesta la presenza della nocciola Tianese sin dal 1800, la presenza dei noccioleti era da individuare soprattutto nelle vallate dei due fiumi presenti nel territorio Tianese; la coltivazione e il commercio delle nocciole Tianesi costituiva una larga fetta dell’economia del paese costituendo una grande fonte di reddito e/o una merce di scambio con i prodotti dell’agricoltura che non erano coltivati nel territorio tianese, come ad esempio il grano. Negli anni 50 del 1900 la coltivazione delle nocciole ha subito una battuta d’arresto con la deviazione dei fiumi del paese per creare un invaso artificiale. I Tianesi non si sono comunque arresi e hanno recuperato e salvato la coltivazione di questa agro-biodiversità che è presente nella maggior parte dei dolci della tradizione Tianese, dolci di origine antichissima che confermano la presenza della nocciola nel territorio di Tiana sin dall’antichità.
View More Nocciola di Tiana PAT SardegnaMelone Verde PAT Sardegna
La tradizione emerge già dalla descrizione che Goffredo Casalis, nella sua memorabile opera del 1840 (Dizionario geografico, storico, statistico, commerciale degli stati di S.M. il Re di Sardegna) fa di alcuni paesi dell’Isola, specificandone le attività agricole.
View More Melone Verde PAT SardegnaMelone de jerru PAT Sardegna
Il melone coltivato in asciutto è sicuramente un prodotto molto antico, se non altro per la scarsità d’acqua che si è sempre registrata in Sardegna. Se quindi il processo produttivo è probabilmente arcaico, lo stesso non si può dire delle varietà di melone oggi utilizzate, in quanto provengono da un processo selettivo volto ad individuare una cultivar dalla conservabilità ancora più lunga.
View More Melone de jerru PAT SardegnaMelo Trempa Orrubia PAT Sardegna
La coltivazione della varietà tradizionale di melo Trempa Orrubia è effettuata da lungo tempo in Sardegna, come testimoniato dai numerosi impianti commerciali e frutteti familiari dislocati nella Provincia di Nuoro. Il frutto è catalogato nell’atlante dei fruttiferi, CREA/MIPAAF e la varietà è riportata ne “ Le vecchie varietà di Sardegna, patrimonio genetico di specie arboree da frutto” di Mario Agabbio
View More Melo Trempa Orrubia PAT SardegnaMelo Miali PAT Sardegna
La coltivazione della mela Miali, nei frutteti della provincia di Sassari, è citata per la prima volta da Dessì (1948), quindi da Milella (1959) e da Cossu (1968). E’ proprio Milella, con il “Contributo allo studio delle cultivar Sarde di melo Appio e Miali”, a riportare una dettagliata descrizione morfologica e fenologica della varietà in questione, oltre a riportare utili informazioni sulla germinabilità del polline, sull’autoincompatibilità e sui migliori impollinatori.
View More Melo Miali PAT SardegnaMelo, Noi Unci PAT Sardegna
Varietà molto interessante per la precocità di maturazione e per il gradevole aspetto del frutto. Certamente degna di tentativi di coltivazione intensiva, in particolare per promuovere un prodotto tipico del territorio ad un vasto pubblico di vacanzieri dei mesi estivi.
View More Melo, Noi Unci PAT SardegnaMelo, melappia PAT Sardegna
Queste varietà sono certamente presenti nei territori della Gallura almeno da 50 anni. La tradizionalità è da riconoscersi nella costante presenza nei vecchi frutteti, dove è ancora possibile trovarne degli esemplari in produzione.
View More Melo, melappia PAT SardegnaMela appiccadorza PAT Sardegna
La presenza di questa e di altre varietà di melo sul territorio del Montiferru, è documentata fin dall’epoca Giudicale, infatti se ne possono trovare riferimenti nel CONDAGHE DI S. MARIA DI BONARCADO (da F. Cherchi Paba ” Evoluzione Storica della Attività Industriale Agricola Caccia e Pesca in Sardegna – Vol. II,”La tradizionalità del prodotto può essere attribuita alle metodiche di lavorazione). La maturazione del prodotto può avvenire non solo sulla pianta ma si usa anche legare le mele a grappolo e poi appenderle fino al consumo (da qui il nome Appicadorza), o, in alternativa, metterle in mezzo alla paglia a maturare. Un’altra caratteristica di tipicità può essere rappresentata dal forte profumo che il frutto emana giunto a maturazione.
View More Mela appiccadorza PAT SardegnaMandorla Schina de porcu PAT Sardegna
In Sardegna il mandorlo è coltivato da antica data e, specialmente nel passato, ha costituito un’importante fonte di reddito per molti agricoltori. Le prime coltivazioni specializzate. incoraggiate dal Ministero dell’Agricoltura, risalgono ai primi del ‘900, soprattutto nel retroterra di Cagliari e nell’agro di Sanluri. Ai primi del secolo il mandorlo era il fruttifero più coltivato, con 6000 ettari in colture specializzate e 5000 ettari in coltura promiscua. A partire dagli anni ’50 è cominciato il declino di questa coltura in Sardegna. Attualmente è presente con 2500 ettari di colture specializzate e 7000 ettari di colture promiscue.
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