Spongata di Reggio Emilia PAT Emilia Romagna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Emilia Romagna

Dolce di complessa preparazione a base di miele, mandorle, pinoli e uva sultanina. La forma di questo dolce tipico deve essere piatta e rotonda, con superficie coperta di zucchero.

Ancora oggi viene preparata seguendo l’antica ricetta, ottenendo così un dolce di pasta frolla farcito con frutta secca, miele e uva sultanina o corinto, cotto al forno e presentato spolverizzato di zucchero a velo. Ha generalmente la forma a cupola rotonda schiacciata del diametro di 25-30 centimetri e dell’altezza di 3-5 centimetri.

L’interno è una pasta morbida dal pronunciato sapore speziato di colore nocciola-bruno chiaro. Il ciclo di produzione è generalmente di tre giorni, dal momento che per ottenere un prodotto rispettoso della sua tradizione, vengono ancora seguite le procedure, ed utilizzati i materiali arcaici tramandati dalla coscienza popolare delle genti reggiane. Il prodotto è cotto al forno.

Tradizionalità

E’ un prodotto tipico dell’arte culinaria nobile della zona di Reggio Emilia. E’ un dolce antichissimo, di origine medioevale. La ricetta più antica di cui si ha conoscenza è quella attribuibile al convento delle Benedettine fin dal 1480. Nell’archivio di Stato di Modena vi è, come riporta lo Spinelli, il “Libro di spesa fatto per il Monastero sotto il governo dell’Abbadessa Serafina Bonino”. La Spongata è senza dubbio il dolce della tradizione reggiana, è infatti nato a Brescello nella provincia di Reggio Emilia, ma a Reggio Emilia città è stato da sempre prodotto dalle migliori pasticcerie.

Curiosità

Il merito di aver riscoperto nel 1830 l’antichissima ed originale ricetta della vera Spongata di Brescello va attribuito al sacerdote don Palazzi, che poi la cedette allo speziale Panizzi; dal 1863 la Spongata di Brescello è indissolubilmente legata al nome di Luigi Benelli, che ne intraprese la produzione artigianale e la commercializzazione.

Territorio di produzione

Comune di Brescello, provincia di Reggio Emilia.

Bortellina PAT Emilia Romagna

Si tengono diverse sagre , in estate, dedicate alla bortellina, come la Festa della bortellina di Bettola e quella di Gragnano Trebbiense. Ma la bortellina è presente anche in altre feste paesane, come la Notte Bianca di Fiorenzuola e la Festa della mietitura di San Protaso. Quest’ultima ha sostituito l’originaria Festa della Bortellina, che si…

Continua a leggere

Focaccia con ciccioli PAT Emilia Romagna

Una antica leggenda fa risalire al 1155 un curioso aneddoto. Federico Barbarossa di passaggio in questa località (Borgonovo non era ancora stato fondato ma esisteva già grosso agglomerato di case) con le sue truppe stremate ed affamate, venne rifocillato dalla popolazione locale con quintali di “chisola”. L’esercito di Federico I proseguì il suo cammino senza…

Continua a leggere

Bomba di polenta PAT Emilia Romagna

Ciambella di polenta e ragù a strati al cui centro viene posto burro e ragù. Si preparano, a parte, un ragù di carne ed una polenta avendo cura, per quest’ultima, di versarla in una casseruola una volta cotta. A rassodatura avvenuta, si versa la polenta sul tagliere, indi si tagliano delle fette rotonde come la casseruola. Si…

Continua a leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *