Sfrappe fiocchetti sfrappole o chiacchiere delle suore PAT Emilia Romagna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Emilia Romagna

sfrapi, al frap,fiuchét, ciacri dal sori

Dolce a base di farina, uova, latte, zucchero, strutto. Impastate senza lavorare troppo la pasta. Quindi tirate con il matterello una sfoglia molto sottile e con una rotella dentata ritagliatela a strisce larghe circa un cm. e lunghe circa 20 cm. Intrecciatele e annodatele e poi friggetele nello strutto bollente. Scolarle sopra una carta che assorba l’unto e cospargetele con abbondante zucchero a velo.

Tradizionalità

Sono celebri in particolare negli ultimi giorni di carnevale quando vengono offerte ai convitati.

Curiosità

Il nome probabilmente deriva dal taglio della pasta che assomiglia a delle frappe (al frap) o fiocchetti (fiuchét).

Referenze bibliografiche

  • Mario Tabanelli, Romagna in Cucina, luglio 1988 – Magalini Editrice;
  • Quondamatteo, Grande dizionario (e ricettario) gastronomico romagnolo, Imola, Grafiche Galeati, 1978.

Territorio di produzione

Provincie di Forlì-Cesena e Rimini.

Pappardelle PAT Emilia Romagna

Si usava la “rotella” anche par al parpadeli, specie di tagliatelle larghe, all’uovo, che si potevano mangiare in brodo di carne (come in casa mia); oppure condire asciutte, con sugo vegetale o ragù di carne, dopo aver bollito in acqua, naturalmente. Prima d’incidere, si tendeva a spolverare di formaggio la sfoglia.

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Pasta rasa PAT Emilia Romagna

Minestra a base di pane, uovo, formaggio, brodo di carne. Si mescolano tutti gli ingredienti tanto da ottenere un impasto compatto che si gratterà sul tagliere. Si cuoce per pochi minuti nel brodo versandovela a pioggia

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