Ricotta di pecora bagnolese PAT Campania

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania

Prodotto lattiero caseario ottenuto con latte crudo proveniente da pecore della razza detta “bagnolese o malevizza”, costantemente al pascolo . La ricotta è di colore bianco con consistenza soffice e cremosità che aumenta col passare dei giorni. Il gusto è delicato con uno spiccato sapore di latte crudo.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, condizionamento, stagionatura

La ricotta è ottenuta dal siero residuo della lavorazione del pecorino bagnolese che viene opportunamente riscaldato fino a 90 °C, temperatura alla quale le proteine del siero si separano sotto forma di piccoli fiocchi che affiorano in superficie costituendo così la ricotta. Per la produzione della ricotta, al siero, vi si aggiunge del latte crudo di pecora bagnolese in proporzione del 10% circa quando ha raggiunto la temperatura di 60 °C, al fine di renderla più morbida. La ricotta, lasciata riposare per circa 10 minuti, viene estratta manualmente con un apposito strumento chiamato “tassa” per essere depositato in fuscelle anche di vimini e anche ginestra. Le forme delle fuscelle sono essenzialmente due, una in grado di contenere 500 gr l’altra circa 2500gr. Tuttavia è possibile anche produrre in forme di dimensioni diverse.

Osservazioni sulla tradizionalità

Prodotto tradizionale, le tecniche produttive sono rimaste invariate e tramandate oralmente di generazione in generazione fino ai nostri giorni.

Territorio i produzione

Confine amministrativo dei comuni di Bagnoli Irpino, Montella e Nusco, in provincia di Avellino

Pomodorino di Rofrano PAT Campania

Pianta a sviluppo indeterminato a portamento eretto, con altezza della pianta di 130 cm; la bacca è del tipo San Marzano, di colore rosato a maturazione, con mucrone terminale; il colletto verde ricopre quasi la metà del frutto, che ha buona consistenza e colore del mesocarpo rosso.

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Carciofo di Pietrelcina PAT Campania

Nella cittadina di Pietrelcina, in provincia di Benevento, la coltivazione del carciofo fu introdotta intorno al 1840, ad opera, sembra, di un prefetto originario di Bari. Da allora il carciofo è stato sempre coltivato in appezzamenti non molto ampi, con un procedimento strettamente legato al lavoro umano in tutte le sue fasi, oltre che per…

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Sidro di pera del Matese PAT Campania

Bevanda idroalcolica ottenuta dalla fermentazione del succo e della polpa di una particolare varietà di pera diffusa nel territorio del Matese. Ha colore giallo paglierino con riflessi verdi, profumo fruttato, sapore di frutta con retrogusto di noci e mandorle; gusto fine, secco, fresco per la giusta acidità conferita dalla particolare varietà di pera, lievemente astringente,…

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