Olio extravergine di oliva monovarietale Mignola PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale delle Marche

Albero di elevata vigoria, a portamento espanso; chioma voluminosa di ridotta densità, con rami fruttiferi lunghi e scarsamente ramificati; internodi lunghi, foglie grandi ed espanse, di colore verde scuro nella pagina superiore. La pianta entra in produzione piuttosto precocemente. La produttività è elevata e abbastanza costante. Il frutto è di piccole dimensioni (peso 1 – 1,5 g), di forma ovoidale asimmetrica con apice appuntito e mucronato. La resa in olio è molto elevata, con inolizione precoce. L’invaiatura è precoce e contemporana; il colore dei frutti va dal verde intenso al nero inchiostro. La consistenza della
polpa e la resistenza al distacco diminuiscono piuttosto rapidamente con la maturazione. Il periodo ottimale di raccolta è intorno alla metà di novembre. L’olio è mediamente fruttato, con sentori peculiari di erba e frutti di bosco. Il sapore è marcatamente amaro e leggermente piccante, con note di dolce più o meno accentuate. Il colore va dal verde al giallo oro, il rapporto acidi grassi insaturi /saturi è relativamente basso, il contenuto in polifenoli totali è molto alto

Descrizione metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura

La raccolta avviene manualmente o con l’ausilio di agevolatore (pettine). La frangitura delle olive, per evitare lo scadimento qualitativo del prodotto, è preferibile che avvenga entro le 24 ore seguenti la raccolta. L’olio viene conservato al buio in ambienti aventi una temperatura massima di 15° C, in recipienti di vetro o di acciaio inossidabile.

Tradizionalità

  • Alfei Barbara, tesi di laurea “Vaso policonico e monocono: due forme di allevamento dell’olivo a confronto nel territorio di Cingoli (MC)” – 1992
  • Giorgio Pannelli, Barbara Alfei, Alfio Santinelli – Varietà di olivo nelle Marche. Pubblicazione realizzata dall’Agenzia Servizi Settore Agroalimentare Marche,1998.
  • Alfei Barbara, “Marche nel solco della tradizione”. Olivo & Olio n. 3, pp. 57- 62,2001

Territorio di produzione

Cultivar marchigiana diffusa nelle provincie di Macerata, Ancona e Ascoli Piceno, con maggiore concentrazione nel comune di Cingoli, fino alle aree più interne, e nella Vallesina. Comunemente chiamata anche Sargana, Sarganella nel maceratese, Carbonella, Carboncella nell’anconetano, Laurina, Suricina nell’ascolano.

Olio extravergine di oliva monovarietale Piantone di Falerone PAT

Albero di media vigoria, a portamento assurgente; chioma voluminosa ad elevata densità. Rami con numerose ramificazioni, internodi corti, foglie strette ed allungate, di colore verde scuro nella pagina superiore e verde chiaro in quella inferiore. La pianta entra in produzione precocemente. La drupa è di medie dimensioni (2- 2,5 g), di forma tendenzialmente cilindrica, con…

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Pecorino PAT Marche

Prodotto derivante da latte ovino crudo di provenienza locale. In passato era particolarmente utilizzato, nel territorio del comune di Visso e nelle zone limitrofe, il latte della pecora sopravissana ora in via di estinzione (il formaggio così ottenuto era conosciuto anche come pecorino Vissano). Il prodotto finito si presenta in forme di altezza 6-10 cm,…

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Salame lardellato PAT Marche

Salume di forma cilindrica, rivestito di budello naturale dal peso variabile fra 0,5 e 1 Kg. Si presenta compatto, di consistenza dura non elastica, di colore rossastro. Al taglio la fetta risulta compatta con uniforme distribuzione dei cubetti di grasso. Carne suina di tagli pregiati di spalla, rifilatura della lombata e della coscia privata della…

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