Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Emilia Romagna
La minestra di castagne è un piatto tradizionale ricco di storia e sapore, particolarmente diffuso in molte zone montane di Reggio Emilia. Questa zuppa calda e nutriente è preparata con castagne, un ingrediente che ha radici profonde nella cucina autunnale e invernale. Per iniziare la preparazione della minestra di castagne, le castagne vengono generalmente cotte e poi pelate. Questo processo può essere laborioso, ma il risultato è una polpa cremosa e dolce che conferisce un sapore unico alla zuppa.
Gli ingredienti aggiunti alla base di castagne possono variare a seconda della tradizione culinaria locale. Spesso si utilizzano cipolla, sedano, carote e aglio per creare un soffritto che arricchisca il brodo. Erbe aromatiche come rosmarino e timo possono essere utilizzate per dare profondità di sapore.
Il brodo può essere preparato con brodo di verdure o di carne, a seconda delle preferenze personali o delle restrizioni dietetiche. Alcune versioni della minestra di castagne prevedono l’utilizzo di pancetta o prosciutto per un tocco di salato che si armonizza perfettamente con la dolcezza delle castagne.
La consistenza della minestra può variare da cremosa a più rustica, a seconda di come le castagne sono preparate e se vengono frullate o lasciate intere. Spesso, la zuppa è servita con una spruzzata di prezzemolo fresco o una spruzzata di formaggio grattugiato per un ulteriore livello di gusto.
Questa minestra non è solo una delizia per il palato, ma rappresenta anche un connubio di tradizione e comfort culinario. La sua preparazione può essere un’occasione per riunire famiglia e amici intorno al tavolo, con il profumo avvolgente della minestra di castagne che riscalda cuore e anima nei mesi più freddi.
Territorio di produzione
Reggio Emilia e provincia
Antiche varietà di uva da tavola piacentina: Verdea, Bianchetta di Bacedasco, Bianchetta di Diolo, Bersgano Bianco e Rosso PAT Emilia Romagna
L’istituto di Coltivazione Arboree della Facoltà di Agraria della Università Cattolica di Piacenza ha condotto accurate indagini, fin dagli anni ’60, elencando e descrivendo i vitigni di uva da tavola segnalati come autoctoni in provincia di Piacenza (Fregoni M. 1963).
Tortelli coi rosolacci PAT Emilia Romagna
Altro piatto montanaro (o campagnolo) della Romagna, che riusciva a dare lustro ai giorni di festa (pochi in verità nella strada lunga un anno) per il pregio degli ingredienti fra cui il rosolaccio (fiuron d’grân, ròşla, ruşon, rôşa mata, al ròşli) che è il comune papavero che in giugno illeggiadrisce i campi di grano. E’…
Fagioli in giubalunga PAT Emilia Romagna
Piatto a base di fagioli, ciavàr, salsiccia matta, cotiche, pancetta, costoline, cotechino. Ammollare i fagioli per una notte, metterli in una pentola con 2 litri di acqua fredda e farli cuocere a calore moderato. In una casseruola soffriggere la cipolla tritata in maniera grossolana e uno spicchio d’aglio, appena la cipolla è dorata aggiungere la…