Melanzane a scarpone PAT Campania

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania

mulignane a scarpone, mulignane a varchetella

Melanzane allungate (varietà cima di viola o lunga di napoli) ripiene, dalla forma caratteristica da cui deriva il nome (scarpone o barchetta).

Descrizione delle metodiche di lavorazione, condizionamento, stagionatura

Si tagliano le melanzane in due parti uguali per il senso della lunghezza, eliminandone l’apice; si svuotano della polpa spugnosa interna lasciando intera la polpa aderente alla buccia: si realizzano così gli “scarponi” o “barchette”, che vengono fritti. Una volta eliminato l’olio residuo con carta assorbente si riempiono con polpa di melanzane tagliata a dadini piccoli (se quelle già preparate non erano eccessivamente spugnose, si potrà adoperare quanto aspostato, oppure si utilizzerà la polpa di altre melanzane), fritti a loro volta con aglio, mollica di pane ammollata e ben strizzata (facoltativa), olive nere, capperi, scamorza o fior di latte asciugati da almeno un giorno in frigorifero, sale e pepe; l’impasto così ottenuto viene posto negli “scarponi”, con alcuni pomodorini del piennolo spezzettati, cosparso di pane grattugiato e di un filo d’olio extravergine di oliva, quindi passati brevemente in forno.

La ricetta è tradizionalmente di uso familiare, ma viene proposta da numerosi ristoranti come specialità tipica sopratutto del Cilento, del Sannio e dell’Irpinia, nonché del centro storico di Napoli.

Territorio interessato alla produzione

Intera regione Campania

Pigna PAT Campania

Nelle aree interne delle province di Benevento e Caserta la tradizione culinaria ci ha tramandato l’antica ricetta di un dolce molto soffice, detto “pigna”, o “pignatella”, perché, essendo più alto che largo, ricorda la forma di una pigna. Si prepara in casa, nel periodo pasquale con farina di grano tenero, lievito di birra fresco, uova,…

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Castagna di Trevico PAT Campania

Nei boschi di Trevico dominano gli alberi di castagno. Tale frutto per il passato ha rappresentato l’alimento essenziale per il sostentamento della popolazione. Tale frutto è stato definito “pane dei poveri” proprio perché era l’unico alimento in disponibilità d’interi nuclei familiari. Immediatamente  dopo la prima guerra mondiale, e prima   del fenomeno dell’emigrazione le famiglie di…

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Patata di Acerno PAT Campania

La coltivazione della patata ad Acerno risale al periodo del Fascismo, tra gli anni ’30/’40, quando gli acernesi coltivavano le patate non solo negli orti vicino al centro abitato, ma anche in località Piano del Gaudo, a circa 1000 metri di altezza, ai piedi del Monte Polveracchio. Tale coltivazione avveniva non solo per soddisfare le…

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