HABITAT FORESTALI

Le foreste naturali e seminaturali sono tra gli ecosistemi più complessi e ricchi di biodiversità al mondo, ma in Europa pochi di questi preziosi e antichi habitat sono sopravvissuti nel XXI secolo. Oggi circa un terzo dell’UE è territorio boscoso, ma meno di un decimo riveste un grande valore ecologico e solo in minima parte comprende foresta vergine, indenne da qualsiasi pressione antropica.

Alcuni elementi caratteristici permettono di distinguere le foreste naturali e seminaturali dai boschi a vocazione più commerciale. In primo luogo, veicolano sempre un’idea di disordine. Gli alberi hanno età, altezza e struttura diverse: alcuni sono enormi, altri sono poco più che giovani virgulti.

Il manto forestale è spesso ricoperto da un fitto strato di arbusti e altre piante selvatiche, con ovunque un’abbondanza
di rami secchi o marcescenti. Questi diversi elementi contribuiscono a creare una varietà di microhabitat, a loro volta colonizzati da una moltitudine di specie selvatiche variabili in base al tipo di foresta.

La presenza di foglie e rami secchi o marcescenti favorisce, in particolare, la proliferazione di funghi e licheni meno abbondanti in altri tipi di habitat.

Tipi di habitat protetti da Natura 2000

Sono 81 i tipi di habitat forestali che richiedono urgenti misure di conservazione nel quadro della direttiva Habitat, per la varietà unica di alberi, piante e animali che ospitano o perché indispensabili alla sopravvivenza di piante e animali selvatici rari o in via d’estinzione.

Questo elevato numero, tuttavia, non dev’essere inteso come la dimostrazione che le specie sono abbondanti, bensì come la conferma che si tratta di specie rare e residue. Infatti, più della metà di queste tipologie di foreste è presente solo in uno o due paesi: i boschi di faggio degli Appennini italiani o le rigogliose laurisilve delle Canarie, delle Azzorre e di Madeira.

Solo poche foreste tra le più note e comuni sono incluse in questa lista: si tratta delle foreste alluvionali, dei querceti e delle faggete presenti in molti paesi.

FONTE @NATURA 2000 – Proteggere la biodiversità in Europa

La più recente valutazione dell’AEA fotografa il grave e costante declino della natura in Europa

Agricoltura e silvicoltura non sostenibili, espansione urbana incontrollata e inquinamento sono i principali fattori a cui va imputato il drastico declino della biodiversità in Europa, un fenomeno che minaccia la sopravvivenza di migliaia di specie animali e habitat. Inoltre, le direttive dell’Unione europea (UE) sulla tutela della natura e altre normative ambientali non sono ancora…

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