Cavolfiore di Moncalieri PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del PIEMONTE

Il cavolfiore di Moncalieri è una delle molteplici varietà orticole che appartengono alla specie Brassica oleracea var. botrytis, pianta erbacea della famiglia delle Brassicacee o Crucifere.Il Cavolfiore di Moncalieri ha un fusto provvisto lateralmente di foglie più o meno espanse dal cui apice si sviluppano i peduncoli fiorali, molto ingrossati che formano la “testa” o grumolo o infiorescenza. Questa ultima varia dal bianco neve al verde e al violaceo, e costituisce, unitamente alle foglie più tenere, la parte commestibile. I corimbi sono ben serrati, a forma di cupola significativamente convessa e spiralata a chiocciola. Ha un gusto più sapido e marcato rispetto alle altre varietà commerciali.

Territorio di produzione

La zona di produzione coincide con alcuni comuni in provincia di Torino quali Moncalieri, Santena, Nichelino e Trofarello.

Metodo di preparazione

La semina si effettua in cubetti di torba o in semenzaio classico a fine aprile-maggio. Segue il trapianto delle piantine in pieno campo da metà giugno sino ad inizio luglio. La fase di maturazione è generalmente scalare e garantisce una certa continuità di raccolta da ottobre fino ad inverno inoltrato. La selezione è affidata alla riproduzione del seme da parte dei produttori stessi.

Storia

Il cavolfiore di Moncalieri ha origini francesi. Venne introdotto, in Italia, quando i Savoia si insediarono in Piemonte con al seguito gli ortolani ed i giardinieri che lavoravano per la Casa Reale. La vocazionalità territoriale, consolidata nel tempo, è avvalorata da testimonianze orali dei produttori stessi.

Curiosità

Rispetto alle altre varietà il Cavolfiore di Moncalieri tiene meglio la cottura in acqua e le successive preparazioni culinarie

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