Castagna obiacco PAT Friuli Venezia Giulia

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Friuli Venezia Giulia

Genere Castanea specie sativa. I frutti, per la pezzatura e per le caratteristiche organolettiche, sono molto richiesti. Essi risultano mediamente conservabili, prevalentemente destinati al consumo fresco e per la produzione di puree o marmellata. Il legno di questa varietà produce ottimi assortimenti ed è utilizzato per lavori di falegnameria.

I dati seguenti (caratteristiche agronomiche della varietà e qualitative dei frutti) sono tratti dalla scheda “Obiacco” di Youssef et al. (2000).

 Albero

  • Vigore: elevato
  • Portamento: espanso, con chioma di grandi dimensioni a forma globosa.
  • Corteccia del tronco: screpolata e percorsa da profonde solcature longitudinali.
  • Rami: internodi di media lunghezza, corteccia generalmente liscia di colore verde con sfumature più scure; lenticelle numerose e di piccole dimensioni; gemme di forma subconica e di colore giallo rossastro.
  • Foglie: lanceolate, di medie dimensioni, apice acuminato con base a graffa e margine seghettato, lembo ondulato; pagina superiore di colore verde scuro; pagina inferiore più chiara, priva di tomentosità e con nervature molto evidenti; picciolo di media lunghezza.
  • Epoca germogliamento: intermedia, prima decade di maggio. 

Caratteri produttivi

  • Epoca di fioritura: intermedia, seconda decade di giugno.
  • Amenti: di media lunghezza, con fiori longistaminei e polliniferi.
  • Infiorescenze femminili: 2 – 3 per amento androgino.
  • Ricci: di media grandezza, forma sferica, contenenti tre frutti; gli aculei sono lunghi e distribuiti uniformemente; deiscenza in 2-3 valve.
  • Produttività: buona. 
  • Frutto
    Pezzatura: grossa (peso medio 13 g).
  • Forma: ellittica, con apice e base arrotondati.
  • Pericarpo: di colore rossiccio percorso da striature più scure.
  • Cicatrice ilare: di dimensioni medio – grandi
  • Seme: episperma: aderente; solcature: non presenti; plurispermia: assente. 
  • Epoca di raccolta: Tardiva, fine ottobre. 
Tradizionalità

La varietà è indigena delle Valli del Natisone (UD), ove il castagno – come in altre zone caratterizzate da terreni acidi delle Alpi – costituiva un importante apporto amilaceo alla dieta delle popolazioni locali. Le imponenti dimensioni di molti alberi testimoniano la loro età avanzata, sicuramente ultracentenaria. La tecnica colturale è immutata, rispetto al passato, e fa affidamento a piante sparse, allevate in forme libere ai bordi del bosco e nei prati.

BIBLIOGRAFIA

  • Dorigo, D., 1909.   La frutticoltura del Mandamento di Cividale e il vivaio di fruttiferi di S. Pietro al Natisone. Bullettino dell’Associazione Agraria Friulana, serie V, vol. XXVI, 11-20.
  • Youssef, J., Strazzolini, E., Toffolutti, B., Piazza, L. 2000. Pomologia Friulana

Territorio di produzione: La castagna Obiacco è diffusa nelle Valli del Natisone (UD), ad un’altitudine variabile tra 300 e 500 metri sul livello del mare. La produzione, è concentrata, in particolare, nei comuni di Pulfero, Savogna, San Leonardo e San Pietro al Natisone.

Pindulis PAT Friuli Venezia Giulia

Storicamente comunque l’allevamento delle specie ovicaprine era molto diffuso in Valle e tale metodo di conservazione della carne veniva regolarmente utilizzato. E’ riportato riferimento dell’esistenza antica di questo prodotto nel libro di S. Nievo, “La Foresta di Tarvisio”, A. Pizzi Spa Cinisello Balsamo 1986 (pag. 195 rif. affumicatoio di Malborghetto).

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