Carota di San Rocco Castagnaretta PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del PIEMONTE

La Carota di San Rocco Castagnaretta ha un fittone lineare di colore giallo-aranciato, quasi cilindrico, con una breve collettatura verdastra-violacea. La polpa è tenera, croccante e dolce. La caratteristica fondamentale di tale carota è il semplice metodo di lavorazione cui viene sottoposta.

Territorio di produzione

L’area di coltivazione coincide con la fascia pedemontana a sud della città di Cuneo, situata tra il fiume Stura ed il torrente Gesso e , quindi, su suoli alluvionali dotati di una buona percentuale di materiale drenante.

Metodo di preparazione

La carota è seminata da metà giugno a inizio luglio. La raccolta inizia in autunno e si prolunga per tutto l’inverno sino a maggio dell’anno successivo. Durante il periodo invernale, la coltura viene coperta con un consistente strato di paglia di riso per contrastare gli effetti del gelo. La semina viene fatta con una seminatrice pneumatica. Per l’irrigazione viene utilizzato, in parte, il metodo per aspersione e, in parte, quello per scorrimento superficiale. I trattamenti antiparassitari sono estremamente limitati e vengono fatti solamente in caso di estrema necessità. Quotidianamente, i fittoni vengono estratti dal terreno, subito lavati, confezionati e commercializzati dopo poche ore dalla raccolta. La raccolta manuale è facilitata da un attrezzo (tipo lama) trainato dalla trattrice che solleva i fittoni dal terreno.

Storia

La coltivazione della carota ha una vocazionalità antica. Già in passato l’organizzazione poderale della maggior parte delle aziende si basava sulla mezzadria legata al giardinaggio, cioè in cascina era presente il giardiniere che forniva ai proprietari terrieri i prodotti ortofrutticoli.

Curiosità

Il prodotto è destinato al consumo fresco. Il prodotto non viene sottoposto ad alcuna forma di condizionamento e conservazione e subisce una lavorazione quotidiana. Le Carote di San Rocco Castagnaretta, dopo aver subito il lavaggio, vengono confezionate manualmente, scegliendo solamente i fittoni migliori

Pan d’Oropa PAT

Il Pan d’Oropa, anche chiamato pan di Biella, è un soffice dolce da forno, di intenso sapore di cioccolato, a forma rettangolare a base di fecola, uova, zucchero e cacao. Questo dolce fu letteralmente inventato nel 1935 in occasione della guerra d’Etiopia, quando si rese necessario l’invio di un prodotto non deperibile ai militari impegnati…

Leggi di +

Scorzobianca o Barbabuc PAT

La Scorzobianca o Barbabuc (Tragopogon porrifolius L.) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteracee. Allo stato spontaneo, cresce in prati aridi, poco curati, in incolti, da 0 a 1000 m di altitudine e fiorisce da giugno ad agosto, differenziando uno scapo fiorale con capolini bruno-violacei.

Leggi di +

Asianòt PAT

Gli Asianot sono dei biscotti simili a dei frollini, rigati in superficie, di piccole dimensioni, dal gusto delicato e dal colore dorato, che vantano una storia singolare, fatta di ricette segrete, tramandate in punto di morte da dame di compagnia di nobildonne. Al di là della retorica, effettivamente questi biscottini hanno una delicatezza notevole, e…

Leggi di +

Uva fragola PAT

L’uva fragola è una specie rustica, poco esigente dal punto di vista della pratica colturale e degli interventi di difesa. Solo in alcuni casi si ricorre alla concimazione (i risultati migliori si ottengono con l’impiego di letame bovino) e all’irrigazione. L’uva fragola di Borgo d’Ale è un’uva nera da tavola dal sapore intensamente dolce e…

Leggi di +

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *