Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana
Asparago nostrale
Ha dimensioni inferiori ed è più sottile degli ibridi in commercio, ma la parte edibile (non legnosa) è maggiore; il sapore è più intenso. Al momento dell’impianto dell’asparagiaia viene fatta una lavorazione profonda del terreno e un’abbondante concimazione organico-potassica. Nel terreno così preparato, se si utilizzano le piantine (seminate a febbraio), il trapianto viene effettuato a giugno; se vengono utilizzate le “zampe” il periodo di trapianto è in marzo. Con le piantine, l’asparagiaia entra in produzione dopo tre anni, con le “zampe” ne occorrono due. Ogni gennaio viene effettuata la lavorazione annuale del terreno e viene tagliato lo strame; segue una concimazione azoto-potassica con rincalzatura delle piante. L’agente patogeno più frequente è la ruggine, debellata con trattamenti a base di rame.
Tradizionalità
È il primo asparago introdotto in Italia, per questo è detto nostrale
Produzione
Si stima una produzione media annua di asparago d’Argenteuil di circa 40-41 q. Il prodotto viene venduto esclusivamente nella zona (Valdarno sia aretino che fiorentino). Le aziende che lo producono sono tre-quattro.
Territorio interessato alla produzione:
Si produce nel Valdarno aretino e nell’area fiorentina, province di Arezzo e Firenze.
Tizzone di Giustagnana PAT Toscana
Il tizzone è un insaccato tipico della frazione di Giustagnana, nel comune di Seravezza. È diffuso in due formati, uno di forma allungata del peso di circa 700 gr – 1 kg e l’altro di forma più rotondeggiante del peso di 4-6 kg. Il sapore è intenso e il gusto di affumicato rende questo salume…
Roventino o migliaccio PAT Toscana
Il roventino ha forma rotonda e schiacciata (tipo omelette), colore scuro e sapore dolce. Viene prodotto friggendo sangue di maiale insieme a farina e aromi. Ha consistenza croccante e si trova in pezzature di circa 100 grammi. Prelevato il sangue suino, si procede alla preparazione dell’impasto con l’aggiunta di farina e di aromi. Si frigge…
Fagiolo Marconi a seme nero PAT Toscana
Fagiolo da mangiare in erba; non forma mai il filo neppure a maturazione avanzata. La semina può essere fatta in due periodi diversi: a fine aprile-primi di maggio, oppure a luglio; nel primo caso, dato che il ciclo di maturazione minimo è di 60 giorni, la raccolta avviene a fine giugno-primi di luglio, nel secondo…