Arancio Pernambucco PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della LIGURIA

L’arancio Pernambucco, della varietà Washington Navel, si è selezionato in cloni locali. È una pianta con portamento espanso, chioma molto densa e foglia piccola di forma ellittica con colore caratteristico verde scuro. La fruttificazione inizia già al terzo anno. Si tratta di un agrume di dimensioni medio-grandi a seconda della selezione.

Arancio Pernambucco

È caratterizzato da una buccia abbastanza spessa e vescicolata, di colore arancione intenso e dalla spicchiatura secondaria interna. Durante la manipolazione rilascia oli essenziali di profumo persistente e gradevolissimo. Gli spicchi sono irregolari e facilmente staccabili. La tessitura degli spicchi, grossolana e quasi croccante, invita alla masticazione. Il succo è dolce e saporito, una vena di acidità lo rende gradevole a fine pasto e stimolante per la digestione inoltre, lascia la bocca fresca e profumata.

Agrume precoce, presente nelle aree più riparate della riviera di Savona e Imperia, con maturazione già da fine ottobre, offre una buona produzione. Teme le gelate primaverili, in quanto fiorisce a fine inverno, e il caldo secco eccessivo. La sua presenza è attestata da circa 40-50 anni. Attualmente non esistono colture specializzate e la produzione è limitata a piccoli appezzamenti.

Zona di produzione: Riviera di ponente

Curiosità

Fino alla fine del XVIII secolo, la Liguria fu uno dei maggiori produttori di arance, limoni, cedri che, per i loro profumi e colori hanno da sempre affascinato i viaggiatori. Le più floride coltivazioni erano nell’estremo ponente ma anche nel capoluogo crescevano abbondanti e, verso levante, sino a Nervi. Attualmente restano esemplari sporadici nei giardini delle riviere o dei palazzi nobiliari.

La coltivazione e l’esportazione di questi frutti preziosi aveva un notevole peso per la Repubblica di Genova, che li commerciava con il nord Europa. Gli agrumi, raccolti ancora acerbi, erano cotti in una sorta di melassa ottenuta da zucchero, spezie e dal loro stesso succo, quindi stipati in barili di legno e conservati nelle stive come ottima riserva di vitamine.

È probabile che tale ricetta sia stata copiata dalla cucina araba, e nel XVII secolo i genovesi affinarono un’altra tecnica di origine orientale, la frutta candita, diventandone i migliori produttori e affezionati consumatori.

Patata Cannellina nera PAT

La Cannellina nera della Montagna Genovese, denominata Cannelina, Neigra, Violetta, è una patata dalla forma cilindrica e allungata, con buccia liscia, di colore giallo-bruna; pasta di colore bianco, germoglio con colorazione antocianica intensa della base blu-violetto; numero elevato di gemme che si presentano profonde; la frequenza dei fiori, con colore della parte interna rosso violetto, è media.

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Coniglio alla Ligure PAT

Questo piatto territoriale altro non è che l’accostamento tra la carne delicata del coniglio, ed il sapore invece abbastanza amarognolo dato dalle olive taggiasche, con aggiunta di vino locale (bianco o rosso?), ed i pinoli. Acidità e tannicità si contendono il ruolo di arbitro, insieme alle aromatizzazioni; queste piuttosto condivise ovunque. Aglio, timo e rosmarino non…

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Pansarola PAT Liguria

Frittella dolce alla quale è dedicata la sagra della prima o seconda domenica di settembre. le dimensioni sono variabili, a seconda della lievitazione: le media altezza, a seguito della cottura è di 5 cm. Il taglio è variabile: può essere di lasagna, di rombo o altro. Il colore è quello dell’ammasso di pasta, arancio imbrunito,…

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