Agnello da latte, agnèl razze massese e sarda PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’ Emilia Romagna

Carne fresca ottenuta da agnelli maschie e femmine macellati all’età di circa 30 giorni.

Territorio di produzione

Un tempo allevato e diffuso in tutta l’Emilia-Romagna, oggi  la Romagna e la Provincia di Bologna sono la maggiore zona di produzione e a seguire tutta la dorsale appenninica della Regione.

 Come si fa

L’agnello rimane circa 25-30 giorni dopo la nascita con la madre e viene alimentato esclusivamente con il latte materno; al raggiungimento del peso di circa 8-11 kg viene destinato alla macellazione.  Una volta macellati gli agnelli vengono normalmente consumati entro 3-4 giorni non essendo necessaria la frollatura come per altri capi ovini o bovini. Le razze utilizzate per questa produzione sono quelle più comuni nel nostro territorio per la produzione del latte: razze sarda e massese, che si sono affiancate ed hanno sostituito negli ultimi 40 anni le razze un tempo allevate nella nostra Regione

Un po’ di storia

L’allevamento degli ovini in Emilia-Romagna ha radici antichissime, risalenti al medioevo e all’epoca romana, in particolare in Romagna l’allevamento della pecora si è radicato nella coltura e nella storia alimentare e con essa il consumo dell’agnello da latte. Storici come Massimo Montanari fanno risalire questa peculiarità alimentare al tempo delle invasioni barbariche, con la divisione amministrativa e politica della regione tra i Longobardi che occuparono l’Emilia sino a Bologna e i Bizantini che invece rimasero a lungo nelle Romagne. La divisione politica produsse conseguenze economiche ed alimentari che continuarono nel medioevo e poi sino ad oggi con la diffusione del maiale in Emilia e Romagna, mentre quest’ultima aggiunge al suino anche l’ovino. Negli anni sessanta la pastorizia nella nostra regione stava attraversando una crisi che sembrava irreversibile in particolare per lo spopolamento delle campagne, se non fosse intervenuti nuovi allevatori originari della Sardegna che hanno permesso di riavviare questa forma di allevamento quindi anche la produzione dell’agnello da latte

Ricotta PAT Emilia Romagna

Siero derivante dalla lavorazione dei pecorini e delle caciotte. Ha consistenza fondente, quasi lattiginosa, non grumosa, non pastosa, di colore bianco. Il siero viene trasferito in caldaia e riscaldato a 80-90°. Si ottiene per affioramento; dopodiché si procede alla formatura in appositi stampi.

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Miele di tiglio PAT Emilia Romagna

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Miele di erba medica della pianura emiliano-romagnola PAT Emilia Romagna

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