Pancetta tesa di suino di razza casertana PAT Lazio

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Lazio

La Pancetta tesa si ricava dal ventre e dal costato del maiale di razza Casertana macellato al peso
vivo di 130-150 kg. Grazie alla giusta venatura di grasso la pancetta tesa di suino di razza Casertana risulta morbida, delicata, poco salata con sapore pepato e leggermente di aglio. Il colore è bianco rosato con particolari striature alternate di grasso e carne magra; il profumo è delicato e speziato.

METODO DI PRODUZIONE

La materia prima per la produzione di questo salume deriva dalla pancetta del maiale nero di razza Casertana macellati al raggiungimento del peso vivo a 130-140 kg, con circa 2 anni di età e allevati all’interno di aree boschive in provincia di Frosinone e Latina. L’allevamento è prevalentemente al pascolo semibrado con alimentazione a base di ghiande del bosco e integrazione con favino e cereali (come ad esempio: triticale, orzo, farinaccio di grano duro, mais in quantità ridotta): inoltre pascolando nei campi, nei boschi, nei querceti e nei castagneti, si cibano anche di erbe, di radici, di tuberi e di quant’altro riescono a trovare. Entro 12 ore dalla macellazione la Pancetta tesa viene rifilata, squadrata e sottoposta a salatura a secco e condita con pepe, aglio in picchi o in polvere e conservata in cella frigo per almeno 15-20 giorni all’interno di vasconi di plastica al fine di favorire l’asciugatura e la perdita di liquidi in eccesso con la conseguente formazione della salamoia. Le pancette conservate vengono rivoltate ogni 2 giorni per circa una settimana e successivamente una volta a settimana. Terminata tale fase si procede con la stufatura in cella a 22 – 24°C e UR del 50% per favorire una maggiore asciugatura della pancetta tesa, per un periodo sufciente a rendere le pancette asciutte al tatto (all’incirca per 48 ore). Seguono 20-30 giorni di stagionatura.

CENNI STORICI

La pancetta tesa di suino di razza Casertana è un salume pregiato tradizionalmente prodotto del sud del Lazio in provincia di Frosinone e Latina, la cui preparazione ha origini molto antiche. Basti pensare che i suini di razza Casertana (ceppo di suino autoctono più importante dell’Italia Meridionale) era particolarmente difusa già dal 1800 nel vasto territorio storico-geografico conosciuto come Terra di Lavoro, che andava da Nola a Sora, già dipartimento del Regno delle Due Sicilie, che nel corso degli ultimi cento anni ha subito un riassetto amministrativo molto importante, riducendo e modificando l’estensione dei confini regionali. Attualmente il territorio di Terra di Lavoro è compreso tra le province di Caserta e Napoli in Campania; Latina e Frosinone nel Lazio e che originariamente si estendeva dal Basso Frusinate che, assieme alle catene delle Mainarde, degli Aurunci e degli Ausoni (in provincia di Latina), segna il confine meridionale della regione Lazio, fino al territorio dell’Alto Casertano. La presenza di questo suino nel territorio, allevato ancora oggi allo stato semibrado nei boschi, fin dal passato ha favorito la preparazione di ottimi salumi, come ad esempio la pancetta tesa, da conservare per lunghi periodi e di disporne tutto l’arco dell’anno. Questa razza autoctona, ancora oggi è allevata tra la Campania, il Molise e le province di Latina e Frosinone ed è tra le sei razze di suini italiane in via di estinzione e al fine di garantirne la conservazione e la tutela, è stata inserita nel relativo Registro Anagrafico, curato dall’Associazione Nazionale Allevatori Suini (ANAS). Nel Lazio il suino di razza Casertana è considerato una risorsa autoctona a rischio di erosione genetica, tutelata della L.R. 1 marzo 2000 n. 15

AREA DI PRODUZIONE

Provincia di Frosinone con particolare riferimento ai comuni di Arpino e Broccostella. Provincia di Latina. Provincia di Roma

Patata di Leonessa PAT del Lazio

La patata (Solanum tuberosum) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle solanacee. Il tubero presenta forma sub-sferica, buccia di colore variabile dal beige al rossiccio e pasta variabile dal bianco al giallo, a seconda della varietà utilizzata. Nel comprensorio leonessano le varietà attualmente impegate e più produttive, sono: désirée a buccia rossa e pasta…

Leggi di +

Pane di Veroli PAT Lazio

Un “pane millenario”, così lo ha definito Corrado Barberis, presidente dell’Istituto Nazionale di Sociologia Rurale di Roma, che lo ha inserito nell’Atlante del Pane, insieme ai “pani” storici di tutta Italia. Il Pane di Veroli, realizzato ogni giorno con il lievito madre “rinfrescato” periodicamente con acqua e farina, ha antiche origini, come antichi sono i…

Leggi di +

Zafferano della Valle Aniene PAT Lazio

Lo zafferano è una pianta appartenente alla famiglia delle Iridaceae, specie Crocus sativus. Dallo stimma trifido si ricava la spezia denominata “zafferano”, utilizzata in cucina ed in alcuni preparati medicinali. Lo Zafferano della Valle dell’Aniene viene essiccato in modo naturale posizionandolo su di un setaccio sottile vicino al fuoco di legna di quercia o mandorlo.

Leggi di +

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *