Madonna delle arpie di Andrea del Sarto

Una visita al Museo: GALLERIA DEGLI UFFIZI

Indiscussa opera cavolavoro, tra la ricchissima e meravigliosa produzione di Andrea dell’Agnolo (1486-1530) soprannominato per il mestiere del padre Andrea del Sarto, è la Madonna delle Arpie, dipinta nel 1517 ed ora presente al Museo degli Uffizi di Firenze. L’opera presenta una ricca collezione di significati complessi ed allegorici in cui i protagonisti si atteggiano in eleganti pose come quella della Vergine che con il braccio destro sostiene il bambino tenendolo accanto a se con il palmo della mano e che con l’altro braccio tiene uno dei simboli della Sapienza ovvero un libro. Alla sua destra San Francesco e alla sua sinistra San Giovanni Evangelista che tiene aperto un libro, probabilmente l’Apocalisse al capitolo nono, quello della descrizione delle cavallette, a cui probabilmente il Maestro prese a ispirazione per dipingere gli esseri mostruosi che sono presenti sulla base del piedistallo a cui si appoggia Maria, quasi sostenuta dai due angioletti semi nascosti dal piedistallo ed in ombra rispetto a tutta l’illuminazione degli altri personaggi.

Al nono capitolo dell’Apocalisse si legge:

Il quinto Angelo suonò la tromba.

Egli apri il pozzo dell’abisso e dal pozzo salì un fumo, come il fumo della grande fornace, …. e da quel fumo uscirono delle cavallette, che si sparsero sulla terra tormentando gli uomini che non avevano il sigillo di Dio sulla fronte. Le cavallette avevano l’aspetto di cavalli pronti per la guerra. Sulla testa avevano corone che sembravano d’oro e il loro aspetto era come quello degli uomini.

Viandante sul mare di nebbia di Casper David Friedrich

Un uomo sale una montagna che rappresenta la vita. Al di là della montagna c’è un paesaggio indefinito che rappresenta l’ignoto: forse quello della morte e della vita ultraterrena. Forse il vento rappresenta il divino. L’uomo si aiuta con un bastone, ha I capelli biondi, quindi è giovane.

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La morte della Vergine del Caravaggio

La Morte della Vergine è l’ultima pala d’altare che il Caravaggio (1571-1610)eseguì a Roma, entro il 1605-6. Si trattava del suo quadro più grande, a quella data. L’opera gli era stata commissionata nel 1601 dal ricco avvocato Laerzio Cherubini per l’altare della sua cappella in Santa Maria della Scala in Trastevere, la chiesa più importante…

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“Davide con la testa di Golia” del Caravaggio

Caravaggio, maestro del chiaroscuro e del realismo, ha dipinto “Davide con la testa di Golia” durante il suo periodo tardivo. Quest’opera rappresenta uno dei suoi ultimi lavori e riflette la sua abilità nel catturare la drammaticità della narrativa biblica.

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