Ilatro sottile – Phillyrea Angustifolia

Caratteristiche botaniche:

Nome comune: Ilatro sottile
Famiglia: Oleaceae
Pianta monoica/dioica: dioica
Portamento: arbustivo

Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Trieste – Progetto Dryades – Picture by Andrea Moro

Foglie: semplice, opposta, sempreverde; più sottili e con meno nervature secondarie rispetto alle foglie di P. latifolia

Fiori: piccoli, bianchi, con 4 sepali e 4 petali riuniti parzialmente in un breve tubo; raccolti in brevi grappoli ascellari

Frutti: drupa carnosa, nera a maturazione, vagamente simile all’oliva ma più piccoli, più rotondi e riuniti in grappoli

Periodo di dispersione del polline: G F M A M G L A S O N D

Impollinazione: anemofila

Questo arbusto è simile al più diffuso”ilatro comune” da cui differisce per le foglie più sottili e meno nervature secondarie. Vegeta soprattutto lungo la costa tirrenica sino a 600 m di quota. Colonizza terreni difficili e siccitosi

La Phillyrea angustifolia, è pianta longeva a crescita provvista di una robusta e profonda radice fascicolata. La chioma è formata da numerosi rami rigidi, legnosi  lenticolari ricoperti da una sottile corteccia marrone-brunastra.  In pieno sviluppo vegetativo, circa 10-15 anni, può raggiungere l’altezza di 6-7 m.

Esposizione

E’ una pianta che pur crescendo bene a mezzombra, per svilupparsi al meglio e produrre fiori e bacche in abbondanza predilige l’esposizione in pieno sole per molte ore al giorno, al riparo dei venti freddi. Anche se sopporta molto bene il freddo e le gelate, è consigliabile, soprattutto nelle zone d’Italia in cui le temperature minime invernali scendono a lungo al di sotto dello zero o le nevicate sono abbondanti, coltivarla in vaso, in modo da poterla spostare in un luogo riparato e non umido.

Terreno

La Fillirea è una pianta che si adatta a qualunque tipo di terreno anche quello calcareo tanto da essere impiegata in terreni molto difficili per altre specie di piante, ma se si vuole ottenere un arbusto compatto e sopratutto rigoglioso il terreno deve essere sciolto, ricco di sostanze organiche e soprattutto ben drenato se si vuole evitare il marciume della radice.

Ligustro, Ligustrum vulgare

Spontaneo in Italia, è un arbusto sempreverde alto da due a cinque metri, spesso coltivato come siepe. Il ligustro è un genere di piccoli arbusti o alberi della famiglia delle oleaceae. Sono originari principalmente dell’Asia, ma anche dell’Europa, dell’Africa del Nord e dell’Australia. Le foglie possono essere caduche, semisempreverdi o sempreverdi a seconda delle specie….

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Calicanto, Chimonantus praecox

La prima è legata alla nascita del calicanto. In un freddo giorno d’inverno, un piccolo pettirosso, stanco e infreddolito, vagava cercando riparo in un ramo per potersi riposare e proteggere dal freddo. Ma tutti gli alberi che incontrava durante il volo, si rifiutavano di dargli ospitalità. Il pettirosso stremato giunse nei pressi di un calicanto…

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Hibiscus syriacus

Rustiche e resistenti al freddo, a foglie decidue, dalla ricca fioritura estiva con fiori bianchi, rosa, viola e lilla, coltivate anche ad alberello, vengono utilizzate come piante ornamentali nei giardini e nei vasi sui terrazzi, come alberelli isolati o per la realizzazione di siepi fiorite.

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Cipresso dell’Arizona, Cupressus arizonica

Secondo quanto riportato da PIGNATTI (1982), la flora italiana annovera 3 specie di cipresso, tutte di provenienza esotica. Tra queste C. sempervirens, archeofita proveniente dall’Oriente e comunemente diffusa dal livello del mare fino a circa 1200 m di quota, ormai da tempo naturalizzata in gran parte delle regioni della Penisola (CONTI & al., 2005). Sono…

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