Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana
Ortiva tipica della cucina invernale. La radice è tozza, di colore bianco-verde e di sapore dolciastro; è più lunga e sottile del comune rapino. Viene seminato ad agosto, in pieno campo, con seme ottenuto da piante autoctone. La raccolta è effettuata generalmente a mano.
Tradizionalità
La tradizionalità è legata alla tecnica di coltivazione adottata, rimasta immutata nel tempo, all’utilizzo di semi autoctoni e alle particolari caratteristiche organolettiche. La radice è più lunga, sottile e più dolce del comune rapino. Si consuma condito con olio e sale dopo averlo bollito oppure lessato, passato in padella con aglio e carne di maiale, soprattutto salsiccia, e accompagnato con vino locale.
Produzione: Questo prodotto è coltivato da buona parte delle famiglie del paese di Bergiola esclusivamente per autoconsumo; il quantitativo complessivo è difficilmente quantificabile. Nel mese di novembre a Bergiola Foscalino si tiene, ormai da svariati anni, la Sagra del rapino.
Territorio interessato alla produzione:
Provincia di Massa Carrara.
Fagiolo turco di Castello PAT Toscana
Fagiolo bianco di forma simile al cannellino, ma di maggiori dimensioni e con buccia più sottile. Il fagiolo presente nel Valdarno è nano (ne esistono anche alcune cultivar ad accrescimento indeterminato). Se seminato ad aprile la raccolta avviene a luglio e si protrae per 20 giorni dato che il fagiolo ha maturazione scalare; con semina…
Schiacciata con l’uva PAT Toscana
La schiacciata con l’uva è un dolce di forma rettangolare, di colore brunastro dovuto alla copertura della pasta con acini di uva rossa da vino. Può essere composta da due diversi strati di pasta, farciti con l’uva. Ha una consistenza morbida, il sapore è quello del pane e dell’uva, dolce. Il periodo di produzione è…
Raviggiolo di pecora pistoiese PAT Toscana
Il raviggiolo ha forma a tronco di cono e pezzatura di circa mezzo chilo. Di colore bianco, ha sapore acidulo, consistenza molle e profuma di latte. Il latte, viene versato nelle caldaie portato ad una temperatura di 38°C; si aggiunge quindi il caglio naturale (lattice di fico o stomaco di agnello essiccato) e, dopo circa…