Antiche varietà di castagne piacentine: Domestica di Gusano, dmestiga d’Gusan, e Marrone di Vezzolacca, maron d’ Vesulaca PAT Emilia Romagna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’ Emilia Romagna

Le denominazioni caratterizzano i frutti delle rispettive cultivar di castagno. La produzione è esclusivamente derivata da vecchi impianti che sono condotti applicando tecniche colturali che seguono le tradizioni locali per questa specie che, in zona, ha anche una notevole valenza paesaggistica.

Tradizionalità

Una tradizione legata alla coltivazione del castagno era quella conseguente alle operazioni necessarie per ottenere farina di castagno, che, conservata per buona parte dell’anno, costituiva l’alimento principale per la sopravvivenza delle popolazioni di montagna. Allo scopo erano presenti vicini ai castagneti, apposite costruzioni dette “castagnere”, piccoli edifici provvisti di un locale con forno da pane in un angolo, e soffitto con travatura fitta su cui si adagiavano le castagne che rimanevano continuativamente nel calore del fuoco per circa 30-40 giorni fino a completa essiccazione.

Referenze bibliografiche

  • Zago F., 1909 “Tipi di castagne nel piacentino” L’Italia Agricola, Giornale dell’Agricoltura.

Territorio di produzione: PIACENZA Comune di Gropparello (Domestica di Gusano) e Vernasca (marrone di Vezzolacca), Piacenza.

Carne bovina di razza Romagnola PAT Emilia Romagna

La razza Romagnola deriva dal Bos Taurus Macrocerus (Uro dalle grandi corna), originario delle steppe dell’Europa centrale e orientale, giunto sino a noi tra il IV e il V secolo d.C. con le invasioni dei Longobardi.  E’ riconoscibile per il mantello grigio chiaro tendente al bianco, e le corna a lira nella femmina e a mezzaluna nei maschi. I primi veri scritti su questa razza sono datati alla fine del 1800 primi del 1900 con la presentazione di questi soggetti alla Fiera Internazionale di Parigi del 1900. Per lungo tempo sono stati allevati soprattutto per il lavoro nei campi e per il trasporto di materiali pesanti, negli anni trenta è iniziato anche una attività selettiva avente per oggetto non più il lavoro ma la produzione di carne, questa attività si è decisamente intensificata negli ultimi 30-40 anni ottenendo un soggetto molto apprezzato per le sue caratteristiche.

Continua a leggere

Castagna reggiana, Massangaia, masangaia PAT Emilia Romagna

I frutti della castagna reggiana sono utilizzati per la produzione di farina e solo occasionalmente per il consumo fresco a causa della difficile eliminazione dell’”episperma”. La coltivazione di castagne è diffusa in Emilia-Romagna,ed in particolare nella provincia di Reggio Emilia. La castagna reggiana si riferisce a varietà locali coltivate nella zona o a prodotti derivati da castagne coltivate nella regione.

Continua a leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *