Willaerla, Glechoma hederacea

Apprezzata già nella storia, in particolar modo da Galeno che la usava per lenire le infiammazioni agli occhi. Nel 1500 questa pianta era utilizzata per curare ferite e piaghe e come rimedio per combattere la pazzia. Nell’ottocento i ricercatori confermarono le sue proprietà diuretiche ed espettoranti. Fa parte, insieme ad altre piante, della composizione del “Thé svizzero”, particolarmente indicato per ogni tipo di trauma, ma in particolare per le cadute.

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