RACCOMANDAZIONI PER UN MEDITERRANEO LIBERO DALLA PLASTICA

L’inquinamento da plastica è un problema globale causato principalmente dall’eccessivo consumo di plastiche e da una cattiva o la mancata gestione dei rifiuti. Il problema può essere affrontato ma richiede l’impegno e la collaborazione di tutti, istituzioni, imprese e individui.

Di seguito, il WWF propone una serie di azioni e raccomandazioni che possono ridurre significativamente l’inquinamento da plastica nelle città e negli ambienti marini e costieri.

RACCOMANDAZIONI A LIVELLO INTERNAZIONALE:

• Approvare un accordo internazionale giuridicamente vincolante per eliminare la dispersione di plastica negli oceani, con obiettivi nazionali vincolanti di riduzione, un quadro di monitoraggio e valutazione e un meccanismo finanziario a sostegno dell’attuazione.
• Sviluppare una strategia efficace per l’industria volta ad eliminare completamente la dispersione di plastica nell’ambiente, coerentemente con la risoluzione sull’inquinamento marino da parte dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente; individuare e ridurre le fonti di rilascio delle plastiche nella catena del valore e nella gestione operativa.
• Garantire il recupero e il corretto smaltimento degli attrezzi da pesca “fantasma” (ossia dispersi in mare). Sostenere la ricerca e il finanziamento per l’individuazione e il recupero delle reti fantasma e per il loro smaltimento in adeguate strutture portuali. I produttori di attrezzi da pesca
contenenti materie plastiche coprirebbero i costi di recupero e gli incentivi finanziari renderebbero possibile la consegna degli attrezzi usati e fantasma agli impianti portuali.
• Adottare normative commerciali internazionali per i rifiuti di plastica che definiscano criteri di riciclo per chi li esporta. Stabilire regimi di responsabilità del produttore per tutti i prodotti di plastica immessi sul mercato, compresi sistemi di deposito, qualora necessari.

RACCOMANDAZIONI A LIVELLO NAZIONALE:

• Raggiungere il 100% di imballaggi in plastica riciclati o riutilizzabili entro il 2030. Ogni paese dovrà dotarsi di obiettivi specifici affinché, entro il 2025, vengano riciclati: il 90% dei metalli e del vetro, l’80% della carta, il 70% della plastica (il 50% nei Paesi in via di sviluppo). I regimi di responsabilità estesa del produttore devono essere resi più efficaci grazie a obiettivi di raccolta specifici (es. tasse più basse per imballaggi riciclabili o per l’uso di materiali riciclati) e depositi cauzionali.
• Mettere al bando le buste di plastica monouso e le microplastiche nei prodotti entro il 2025. In Italia il percorso è già in parte avviato ma deve riguardare tutti i paesi, che devono intraprendere una strategia di riduzione dei rifiuti plastici entro il 2025. Questo include divieti per prodotti specifici come buste e altri oggetti monouso per cui alternative sono già disponibili e incentivi (es. esenzioni fiscali). È necessario vietare la presenza di microplastiche primarie nei detergenti e cosmetici e per prodotti plastici non degradabili che sono rilasciati nell’ambiente e non possono essere recuperati.
• Raggiungere il 100% di raccolta differenziata dei rifiuti attraverso un sistema di gestione efficiente e integrato. L’obbligo di raccolta differenziata deve essere esteso (ai rifiuti organici, ai tessuti, ecc.) ed efficace. Occorrono investimenti che promuovano un approccio sistemico e sostenibile nella gestione dei rifiuti e consentano la realizzazione di infrastrutture con prestazioni più elevate per il trattamento e riciclo della plastica.

RACCOMANDAZIONI PER L’INDUSTRIA:

• Investire nell’innovazione di alternative riciclabili o sostenibili per sostituire il 30% di imballaggi in plastica che ad oggi non è ancora riciclabile. Disaccoppiare la produzione della plastica dall’uso di fonti fossili, favorendo le materie prime rinnovabili.
• Riprogettare le infrastrutture produttive e le catene di approvvigionamento affinché consentano l’utilizzo di materiali riciclati o alternativi alla plastica. Individuare soluzioni che eliminino il rilascio di microplastiche dai processi di lavaggio delle fibre sintetiche.
• Adottare politiche aziendali a “rifiuti zero” sia nei processi produttivi sia negli ambienti di lavoro volte ad eliminare la plastica monouso.
• Ridurre l’uso della plastica a cominciare da tutti quegli oggetti e imballaggi non necessari. Promuovere la riprogettazione degli imballaggi multi-materiale, adottando alternative già disponibili sul mercato.
• Ridurre nel settore turistico, sia alberghiero sia nautico, l’uso di plastica monouso (buste, bottiglie, bicchieri, cannucce) e mettere in atto un sistema efficace di raccolta e riciclo dei rifiuti.

RACCOMANDAZIONI PER I CITTADINI:

• Quando possibile scegli oggetti fatti con materiali alternativi alla plastica, biodegradabili o riciclati: il pettine o le mollette per stendere in legno, spugne per pulire in cellulosa, piatti in ceramica, ciotole, tazze e biberon in vetro, tovaglie in cotone, il filo interdentale in materiale biodegradabile anziché in nylon, tappetini per lo sport in fibra di bambù.
• Evita prodotti usa e getta: no a cannucce, a buste della spesa, all’acqua in bottiglia, a stoviglie e posate, cotton fioc ma anche penne e accendini; preferisci spazzolini o rasoi con testine intercambiabili.
• Conserva gli alimenti senza plastica: pellicole, bustine, contenitori in plastica hanno un ottimo sostituto il vetro, materiale inerte che, a differenza della plastica, non rilascia eventuali contaminanti.
• Evita saponi e prodotti cosmetici che contengano plastiche: se tra gli ingredienti leggi polyethylene, polypropylene o polyvinyl chloride vuol dire che la plastica è uno degli ingredienti!
• Compra a peso: acquista alimenti sfusi (frutta, verdura, formaggi, carne, pesce) e detersivi “alla spina” (in caso non siano disponibili, opta per le eco-ricariche), in modo da minimizzare il packaging.
• Fai la raccolta differenziata seguendo le regole del tuo Comune/città: smaltisci correttamente tutti i tuoi rifiuti, portando in discarica quelli speciali.
• Attivati per sensibilizzare negozi, supermercati e il tuo Comune per ridurre urgentemente la plastica inutile e promuovere la sostenibilità.
• Sii un cittadino responsabile, non gettare i rifiuti sulle spiagge e nell’ambiente (inclusi i mozziconi di sigaretta) per evitare di inquinare e per garantire un futuro migliore a chi verrà dopo di noi.

Fonte @WWF.IT

Habitat e caratteristiche ecologiche delle diverse specie di apoidei

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