ISTITUZIONE DI UN QUADRO PER L’AZIONE COMUNITARIA IN MATERIA DI ACQUE

– COMUNITÀ EUROPEA

DIRETTIVA 2000/60/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DEL 23 OTTOBRE 2000

L’acqua non è un prodotto commerciale al pari degli altri, bensì un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale.

Le conclusioni del seminario ministeriale sulla politica comunitaria in materia di acque, tenutosi a Francoforte nel 1988, avevano messo in luce la necessità che la legislazione comunitaria disciplinasse la qualità ecologica delle acque.

Nella risoluzione del 28 giugno 1988, il Consiglio ha invitato la Commissione a presentare proposte per migliorare la qualità ecologica delle acque superficiali all’interno della Comunità.

La dichiarazione del seminario ministeriale sulle acque sotterranee, tenutosi a L’Aia nel 1991, riconosceva l’esigenza di intervenire per evitare il deterioramento delle acque dolci nel lungo periodo, sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo, e richiedeva l’attuazione di un programma di interventi che garantisse, entro il 2000, la gestione e la protezione sostenibili delle fonti di acqua dolce.

Nelle risoluzioni del 25 febbraio 1992 e del 20 febbraio 1995, il Consiglio ha auspicato l’elaborazione di un programma d’azione per le acque sotterranee, nonché la revisione della direttiva 80/68/CEE del Consiglio, del 17 dicembre 1979, sulla protezione delle acque sotterranee contro l’inquinamento provocato da alcune sostanze pericolose nell’ambito di una politica globale per la protezione delle acque dolci.


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