Il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra segna il lancio dei “100 Giorni di Possibilità” che portano alla COP26

Lanciata dal Global Footprint Network, dall’Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA) scozzese e da Schneider Electric, la campagna 100 Days of Possibility mette in evidenza soluzioni già attuabili da parte di ogni nazione, città o azienda per prepararsi alle conseguenze dell’overshoot. Queste risposte contribuiscono a spostare la data – #MoveTheDate – dell’Earth Overshoot Day.

La campagna 100 Days of Possibility viene presentata oggi, in occasione del Giorno del Sovrasfruttamento della Terra (ovvero, l’Earth Overshoot Day), dagli esperti di sostenibilità del Global Footprint Network, e dell’Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA) scozzese,. L’iniziativa presenta soluzioni collaudate e scalabili che contribuiscono a portare l’Impronta Ecologica dell’umanità in equilibrio con le risorse biologiche che gli ecosistemi naturali del pianeta possono rigenerare in modo sostenibile.

Con un mondo ancora largamente impreparato e crescenti preoccupazioni per gli eventi meteorologici estremi delle ultime settimane, i rappresentanti dei governi nazionali si riuniranno tra 100 giorni in quello che è stato considerato il summit delle ultime possibilità per un azione globale contro i cambiamenti climatici: COP26 a Glasgow.

“Indipendentemente da ciò che verrà deciso alla Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico (COP26), non c’è alcun beneficio nell’aspettare di agire”, sostiene Laurel Hanscom, CEO del Global Footprint Network. “La pandemia ha dimostrato che la nostra società può cambiare rapidamente di fronte al disastro. Ma esserci fatti cogliere impreparati ha portato grandi costi umani ed economici. Nell’immediato futuro, abbiamo probabilmente davanti a noi cambiamenti climatici e scarsità di risorse; pertanto gli individui, le istituzioni e i governi che si preparano sin da adesso, se la caveranno meglio. Il consenso globale non è un prerequisito per riconoscere i rischi che ci attendono. Agiamo quindi con decisione ora, ovunque ci troviamo”, ha aggiunto.

Sebbene annunciata da molti, la rivoluzione verde è lenta a venire e prevalgono ancor oggi vecchie e consolidate pratiche, alimentate da obiettivi politici e finanziari di breve termine. Ciò comporta inevitabilmente un rischio economico ingestibile, rendendo privi di valore quei beni incompatibili con il cambiamento climatico e l’aumento della scarsità delle risorse. Una prosperità e un benessere sostenuti, tuttavia, richiedono ingegno per affrontare il problema più pressante dell’umanità: il sovrasfruttamento delle risorse terrestri.

Fortunatamente, molte soluzioni esistono già oggi per invertire il sovrasfruttamento delle risorse e sostenere la rigenerazione della biosfera. Le opportunità provengono da tutti i settori dell’economia: tecnologie o servizi disponibili in commercio, strategie di sviluppo dei governi locali, politiche pubbliche nazionali, ed anche buone pratiche promosse da iniziative della società civile e dal mondo accademico.

“Adottare il concetto di prosperità del pianeta come nostro vero punto di riferimento ha trasformato il modo in cui la nostra agenzia interagisce e sostiene la comunità imprenditoriale scozzese. Oltre a far rispettare la legge, li aiutiamo ad immaginare cosa voglia dire “successo” in un’economia decarbonizzata e dematerializzata e, di conseguenza, a prendere decisioni strategiche “, ha detto il CEO dell’EPA scozzese Terry A’Hearn.

Da oggi sino all’inizio della COP26, il sito presenterà ogni giorno una di queste soluzioni. Esempi di opportunità per spostare la data – #MoveTheDate – includono la riduzione dei rifiuti alimentari, la gestione dei refrigeranti, i sistemi alimentari a filiera corta, l’energia intelligente, il cemento a basso contenuto di carbonio, politiche di sviluppo locale incentrate sul monitoraggio dell’impronta ecologica e l’ecoturismo a basso impatto ambientale.

Riguardo all’Impronta Ecologica

L’Impronta Ecologica è tra gli indicatori più completi ad oggi disponibili per la contabilità delle risorse biologiche. Basata su 15.000 punti dati per paese all’anno, somma tutte le richieste concorrenti delle persone per le aree biologicamente produttive – cibo, legname, fibre, sequestro del carbonio e sistemazione delle infrastrutture. Attualmente, le emissioni di carbonio derivanti dalla combustione di combustibili fossili costituiscono al 61% dell’Impronta Ecologica dell’umanità.

Riguardo a Global Footprint Network

Global Footprint Network è una organizzazione internazionale per lo sviluppo sostenibile che aiuta il mondo a gestire meglio le proprie risorse naturali e a rispondere ai cambiamenti climatici. Dal 2003, abbiamo lavorato con più di 50 paesi, 30 città e 70 partner globali per fornire informazioni scientifiche che hanno portato a decisioni politiche e di investimento di grande impatto. Insieme, stiamo creando un futuro in cui tutti noi possiamo prosperare entro i limiti del nostro pianeta. www.footprintnetwork.org

Riguardo all’Agenzia scozzese per la protezione dell’ambiente

La SEPA è il principale regolatore ambientale della Scozia. Ogni giorno SEPA lavora per proteggere e migliorare l’ambiente scozzese, aiutando le comunità e le imprese a prosperare all’interno delle risorse del Pianeta. Noi chiamiamo questo “One-Planet Prosperity”. Aiutiamo anche la Scozia a prepararsi più efficacemente per il futuro aumento delle inondazioni, come autorità nazionale di previsione delle inondazioni, di allarme delle inondazioni e di gestione strategica del rischio di inondazioni. www.sepa.org.uk

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