VERONA, storica Città

La storica città di Verona è stata fondata nel I secolo a.C. Fiorì particolarmente sotto il dominio della famiglia Scaligera nel XIII e XIV secolo e come parte della Repubblica di Venezia dal XV al XVIII secolo. Verona ha conservato un notevole numero di monumenti dell’antichità, del periodo medievale e rinascimentale e rappresenta un eccezionale esempio di roccaforte militare.

Città di Verona e la sua Arena

Eccezionale valore universale

La città è situata nel nord Italia, ai piedi dei Monti Lessini sul fiume Adige. Risale alla preistoria: un piccolo centro abitato sviluppatosi tra il IV e il III secolo a.C. divenne municipium romano nel I secolo a.C. dopodiché acquisì rapidamente importanza. Nel V secolo Verona fu occupata dall’ostrogoto Teodorico I, poi dai Longobardi e nel 774 da Carlo Magno. All’inizio del XII secolo divenne un comune indipendente. Prosperò sotto il dominio degli Scaligeri e in particolare sotto Cangrande I, cadendo a Venezia nel 1405. Dal 1797 entrò a far parte dell’Impero Austriaco e nel 1866 entrò a far parte del Regno d’Italia.

Il nucleo della città è costituito dalla città romana incastonata nell’ansa del fiume contenente una delle più ricche collezioni di resti romani del nord Italia. Resti sopravvissuti di quest’epoca includono la porta della città, Porta Borsari, i resti della Porta Leoni, l’Arco dei Gavi, che fu smantellato in epoca napoleonica e ricostruito accanto a Castelvecchio negli anni ’30, il Ponte Pietra, il teatro romano e l’Anfiteatro Arena.

Gli Scaligeri ricostruirono le mura durante il Medioevo, abbracciando un territorio molto più vasto a ovest e un’altra vasta area sulla sponda orientale del fiume. Questa è rimasta la dimensione della città fino al 20 ° secolo. Il cuore di Verona è l’insieme costituito da Piazza delle Erbe (con il suo pittoresco mercato di frutta e verdura) e Piazza dei Signori, con edifici storici che includono il Palazzo del Comune, il Palazzo del Governo, la Loggia del Consiglio, le Arche Scaligere e Domus Nova. La Piazza Bra ha una serie di edifici risalenti ad epoche diverse.

L’architettura e la struttura urbana superstiti di Verona riflettono l’evoluzione di questa città fortificata nel corso dei suoi 2.000 anni di storia.

Criterio (ii): Nella sua struttura urbana e nella sua architettura, Verona è un eccezionale esempio di città che si è sviluppata progressivamente e ininterrottamente nel corso di 2.000 anni, incorporando elementi artistici della massima qualità di ogni periodo successivo.

Criterio (iv): Verona rappresenta in modo eccezionale il concetto di città fortificata in diverse fasi seminali della storia europea.

Integrità

La storica città di Verona oggi contiene elementi che rappresentano i suoi 2.000 anni di storia: il periodo romano, romanico, medievale e rinascimentale che sono sopravvissuti intatti fino al XIX secolo. Le mura che circondano la città hanno impedito lo sviluppo del 19 ° secolo come l’industria e le ferrovie all’interno della città storica. La struttura urbana, di conseguenza, mostra una coerenza eccezionale e un ampio grado di omogeneità. Nonostante gli edifici di Verona abbiano subito notevoli danni durante la seconda guerra mondiale, il piano di ricostruzione del dopoguerra (1946) ha mantenuto la sua struttura originaria e il processo di ricostruzione è stato eseguito con la massima cura. Fondamentale in questo percorso è stato il ruolo del professor Piero Gazzola, primo Presidente dell’ICOMOS e Supervisore del patrimonio di Verona. A lui si deve anche la ricostruzione del ponte romano.

Le minacce alla città storica sono basse. Fino alla fine del XIX secolo, le inondazioni dei fiumi erano comuni, ma le misure messe in atto in quel momento hanno controllato questo rischio. La città è classificata come “a basso rischio” per attività sismica. Inoltre, il turismo è gestito per controllare il rischio per le risorse storiche.

Autenticità

L’autenticità della Città di Verona è alta. La città attuale è stata un insediamento urbano sul fiume Adige per oltre 2000 anni. La forma urbana romana originale continua ad essere evidente nel modello stradale esistente e il tessuto storico della città è rimasto intatto fino alla seconda guerra mondiale. Per quanto riguarda la città fortificata, il sistema difensivo è stato ben conservato grazie alla continuità del suo uso militare nel tempo. Le prove sopravvissute della città fortificata, come porte romane e bastioni rinascimentali, riflettono questa lunga storia militare.

Gli interventi di restauro architettonico e urbano effettuati nel secondo dopoguerra si sono basati sul consolidato principio del restauro, peculiare della tradizione italiana risalente alla metà dell’Ottocento, che da sempre ha portato in primo piano il rispetto delle testimonianze storiche e materiali. In particolare, il principio è progettato per preservare la struttura urbana e gli edifici intatti e per creare continuità incorporando attentamente le aree distrutte nel modello urbano rispettando i criteri di restauro urbano. La ricostruzione del ponte romano, ad esempio, si è basata su un’attenta documentazione e sul riutilizzo dei materiali originali.

Requisiti di protezione e gestione

L’immobile è gestito da diverse istituzioni pubbliche che operano a diversi livelli con proprie distinte responsabilità. Tra questi il ​​Ministero per i Beni e le Attività Culturali che si occupa della tutela e conservazione dei beni culturali attraverso le proprie sedi periferiche, e il Comune che definisce e attua le politiche di tutela e gestione della città attraverso programmi urbanistici e regolamenti delle attività sul territorio .

Gli edifici ei monumenti del centro storico elencati sono protetti dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, la legge nazionale per la salvaguardia del patrimonio culturale. In ottemperanza alle leggi nazionali, tutti gli interventi fisici riguardanti i beni culturali sono soggetti al controllo della Soprintendenza competente (uffici periferici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali). Ulteriori forme di protezione operano sia a livello regionale che locale.

Gli strumenti urbanistici ed edilizi operanti a livello di governo locale, riconoscono il confine del bene e la sua zona cuscinetto, e formulano una disciplina articolata e strutturata per il centro storico di Verona, finalizzata alla sua salvaguardia fisica e socio-economica. In particolare, vengono attuate specifiche normative edilizie sugli opportuni interventi attraverso la classificazione di tutti gli edifici, di pregio o meno, al fine di salvaguardare e valorizzare il sistema storico, culturale e ambientale nonché di riabilitare la struttura del Centro Storico.

Inoltre, l’amministrazione comunale ha adottato numerosi regolamenti per il controllo delle conversioni all’interno del centro storico, relative a diversi ambiti quali turismo, commercio, affissione e viabilità.

L’amministrazione comunale di Verona comprende un ufficio UNESCO che provvede al coordinamento e una segreteria tecnica. Le altre istituzioni locali (regionali e provinciali) collaborano alle attività di tutela, conservazione e gestione promuovendo la valorizzazione del patrimonio culturale. Un ruolo importante è svolto anche dalla Diocesi di Verona – Soprintendenza per i Beni Culturali, ente preposto alla gestione del Patrimonio della Chiesa Cattolica per conto dell’Istituzione Ecclesiastica.

Le diverse istituzioni coinvolte nella gestione del sito hanno collaborato per sviluppare il piano di gestione della città storica. Responsabile della sua amministrazione è il Comune di Verona. Il piano emerge come uno strumento utile per creare un modello di sviluppo sostenibile in grado di coniugare le richieste di salvaguardia e conservazione dei valori culturali del sito e dei suoi dintorni con il contributo dello sviluppo turistico all’economia locale. L’amministrazione del piano di gestione costituisce un processo dinamico che coinvolge diverse istituzioni pubbliche e private con interessi e competenze differenti. Inoltre, sia il patrimonio tangibile che immateriale sarà valorizzato nel medio e lungo termine, arricchendo ed estendendo le politiche di protezione e conservazione.

© whc.unesco.org

La Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale culturale e naturale, adottata dall’UNESCO nel 1972, prevede che i beni candidati possano essere iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale come:

Patrimonio culturale:
  1. monumenti: opere architettoniche, plastiche o pittoriche monumentali, elementi o strutture di carattere archeologico, iscrizioni, grotte e gruppi di elementi di valore universale eccezionale dall’aspetto storico, artistico o scientifico,
  2. agglomerati: gruppi di costruzioni isolate o riunite che, per la loro architettura, unità o integrazione nel paesaggio hanno valore universale eccezionale dall’aspetto storico, artistico o scientifico,
  3. siti: opere dell’uomo o opere coniugate dell’uomo e della natura, come anche le zone, compresi i siti archeologici, di valore universale eccezionale dall’aspetto storico ed estetico, etnologico o antropologico.
Patrimonio naturale:
  1. i monumenti naturali costituiti da formazioni fisiche e biologiche o da gruppi di tali formazioni di valore universale eccezionale dall’aspetto estetico o scientifico,
  2. le formazioni geologiche e fisiografiche e le zone strettamente delimitate costituenti l’habitat di specie animali e vegetali minacciate, di valore universale eccezionale dall’aspetto scientifico o conservativo,
  3. i siti naturali o le zone naturali strettamente delimitate di valore universale eccezionale dall’aspetto scientifico, conservativo o estetico naturale

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