Celidonia, Chelidonium majus

NOME COMUNE: Celidonia

NOME SCIENTIFICOChelidonium majus L.

FAMIGLIA: Papaveraceae

NOMI POPOLARI: Erba porraia, Erba da porri, Erba nocca, Siricagna, Erba mornera, Rundinaria, Zeligogna.

NOMI STRANIERI:

  • (Eng) Greater celandine
  • (Fra) Chélidonie
  • (Ger) Schollkraut
  • (Spa) Celidonia mayor

DESCRIZIONE E STORIA

DESCRIZIONE BOTANICA>

  • Portamento: pianta erbacea perenne alta 50-70 cm con fusto eretto, ramificato e provvisto di lunghi peli.
  • Foglie: alterne ed imparipennate. Quelle alla base sono dotate di picciolo, mentre quelle superiori sono sessili.
  • Fiori: riuniti in piccole ombrelle e con petali di colore giallo intenso.

ETIMOLOGIA DEL NOME/STORIA E TRADIZIONI:

Per quanto riguarda il significato, secondo alcuni autori il nome deriverebbe dal greco Chelidon, che significa rondine, in quanto la pianta fiorisce con l’arrivo di questi uccelli. Nel rinascimento di credeva inoltre che le rondini avessero l’abitudine di strofinare i rametti di questa pianta sugli occhi dei nuovi nati per favorirne l’apertura. Secondo altri autori il nome invece deriverebbe dall’espressione latina coeli donum, ossia dono del cielo, in quanto era ritenuta una pianta magica, dotata di poteri soprannaturali. Dal momento che il suo lattice ha un aspetto molto simile alla bile, secondo la teoria delle signature, era considerata una pianta utile contro l’ittero ed altri malanni epatici. In passato si riteneva inoltre che la Celidonia potesse curare gli occhi e far passare il mal di denti.

NOTE: dai rametti spezzati esce un lattice di colore giallo-arancio, responsabile delle proprietà caustiche della pianta. Possiede proprietà antispatiche a livello della muscolatura liscia di vie biliari, tratto gastro-intestinale, bronchi e vasi che risulta utile in caso di spasmi muscolari, nelle forme asmatiche e in alcuni disturbi gastro-enterici. Tuttavia l’uso per via interna è fortemente sconsigliato, se non sotto stretto controllo medico, in quanto si possono manifestare effetti tossici molto severi, come lesioni epatiche e renali, paralisi dei muscoli respiratori e irritazione delle mucose interne.

DOVE SI TROVA

HABITAT: è molto diffusa in tutta Italia, dove cresce principalmente nelle zone abbandonate, lungo le siepi, nei boschi e in luoghi ombrosi.

TEMPO E MODALITA’ DI RACCOLTA O COLTIVAZIONE: si raccoglie all’inizio della fioritura, tagliando le sommità della pianta.

UTILIZZO

Ecco a cosa serve e come usare la Celidonia in erboristeria.

PARTE UTILIZZATA: parte aerea

COME SI USA IN COSMETICA: grazie alle sue proprietà caustiche rientra nella formulazione di lozioni e creme per contrastare verruche e porri. Nella tradizione popolare il lattice fresco che fuoriesce quando la pianta viene spezzata era applicato direttamente su porri e verruche.

COME SI USA IN CUCINA: non impiegata.

PROPRIETA’ E BENEFICI

PRINCIPALI COMPONENTI

  • Alcaliodi
  • Olio essenziale
  • Flavonoidi
  • Carotenoidi
  • Saponine triterpeniche
  • Enzimi proteolitici

PROPRIETA’ SALUTISTICHE PRINCIPALI

Le principali proprietà benefiche della Celidonia sono:

  • Antisettica cutanea
  • Dermopurificante

FORME IN CUI SI UTILIZZA

Ecco alcuni utilizzi, quando usarla e la posologia. Tintura Madre (Soluzione Idroalcolica): applicare 2-3 gocce sulla zona interessata, 2 volte al giorno.

RIMEDIO NATURALE PER:

A cosa serve? Utile come rimedio naturale per:

  • Porri e verruche
  • Calli
  • Duroni e ispessimenti cutanei

CONTROINDICAZIONI: si raccomanda solo l’uso esterno in quanto se assunta internamente può essere tossica a causa del contenuto in alcaloidi. Si consiglia di applicare un po’ di prodotto su una piccola zona del polso e di lasciarlo in contatto con la pelle per circa 48h in modo da verificare eventuali reazioni indesiderate da parte della pelle. Applicare solo su cute integra ed evitare il contatto con gli occhi.

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