Siracide 1

LA SACRA BIBBIA Versione Ufficiale CEI

Il Libro del Siracide (greco Σοφία Σειράχ, sofía seirách, “sapienza di Sirach“; latino Siracides) o più raramente Ecclesiastico (da non confondere con l’Ecclesiaste o Qoelet) è un testo contenuto nella Bibbia cattolica (Settanta e Vulgata) ma non accolto nella Bibbia ebraica (Tanakh). Come gli altri libri deuterocanonici è considerato ispirato solo nella tradizione cattolica e ortodossa, mentre è escluso dal canone ebraico e protestante perché considerato apocrifo.

LA SAPIENZA DI DIO NELLA VITA DELL’UOMO

SIRACIDE 1 : ORIGINE DELLA SAPIENZA

[1] Ogni sapienza viene dal Signore
ed è sempre con lui.

[2] La sabbia del mare, le gocce della pioggia
e i giorni del mondo chi potrà contarli?

[3] L’altezza del cielo, l’estensione della terra,
la profondità dell’abisso chi potrà esplorarle?

[4] Prima di ogni cosa fu creata la sapienza
e la saggia prudenza è da sempre.

[5] A chi fu rivelata la radice della sapienza?
Chi conosce i suoi disegni?

[6] Uno solo è sapiente, molto terribile,
seduto sopra il trono.

[7] Il Signore ha creato la sapienza;
l’ha vista e l’ha misurata,
l’ha diffusa su tutte le sue opere,

[8] su ogni mortale, secondo la sua generosità,
la elargì a quanti lo amano.

IL TIMORE DI DIO È UN SUO DONO

[9] Il timore del Signore è gloria e vanto,
gioia e corona di esultanza.

[10] Il timore del Signore allieta il cuore
e dà contentezza, gioia e lunga vita.

[11] Per chi teme il Signore andrà bene alla fine,
sarà benedetto nel giorno della sua morte.

IL TIMORE DI DIO È FONTE DI SAPIENZA E DI OGNI BENE

[12] Principio della sapienza è temere il Signore;
essa fu creata con i fedeli nel seno materno.

[13] Tra gli uomini essa ha posto il nido, fondamento perenne;
resterà fedelmente con i loro discendenti.

[14] Pienezza della sapienza è temere il Signore;
essa inebria di frutti i propri devoti.

[15] Tutta la loro casa riempirà di cose desiderabili,
i magazzini dei suoi frutti.

[16] Corona della sapienza è il timore del Signore;
fa fiorire la pace e la salute.

[17] Dio ha visto e misurato la sapienza;
ha fatto piovere la scienza e il lume dell’intelligenza;
ha esaltato la gloria di quanti la possiedono.

[18] Radice della sapienza è temere il Signore;
i suoi rami sono lunga vita.

[19] La collera ingiusta non si potrà giustificare,
poiché il traboccare della sua passione sarà la sua rovina.

[20] Il paziente sopporterà per qualche tempo;
alla fine sgorgherà la sua gioia;

[21] per qualche tempo terrà nascoste le parole
e le labbra di molti celebreranno la sua intelligenza.

CONSIGLI A CHI CERCA LA SAPIENZA

[22] Fra i tesori della sapienza sono le massime istruttive,
ma per il peccatore la pietà è un abominio.

[23] Se desideri la sapienza, osserva i comandamenti;
allora il Signore te la concederà.

[24] Il timore del Signore è sapienza e istruzione,
si compiace della fiducia e della mansuetudine.

[25] Non essere disobbediente al timore del Signore
e non avvicinarti ad esso con doppiezza di cuore.

[26] Non essere finto davanti agli uomini
e controlla le tue parole.

[27] Non esaltarti per non cadere
e per non attirarti il disonore;

[28] il Signore svelerà i tuoi segreti
e ti umilierà davanti all’assemblea,

[29] perché non hai ricercato il timore del Signore
e il tuo cuore è pieno di inganno.

È stato scritto originariamente in ebraico a Gerusalemme attorno al 180 a.C. da “Gesù (o Giosuè) figlio di Sirach”, poi tradotto in greco dal nipote poco dopo il 132 a.C. È l’unico testo dell’Antico Testamento del quale è possibile identificare con certezza l’autore.

È composto da 51 capitoli con vari detti di genere sapienziale, sintesi della religione ebraica tradizionale e della sapienza comune.

L’autore, Yehoshua ben Sira (tradotto “Gesù figlio di Sirach”, da qui il nome del libro “Siracide”), era un giudeo di Gerusalemme; avrebbe scritto il libro circa nel 196 a.C.-175 a.C

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