Frangula, Rhamnus Frangula L. Frangula Alnus

“Rhamnus” potrebbe derivare dal termine celtico “Ram”=“Spino” in quanto la varietà più conosciuta è provvista di spine (Rhamnus cathartica L.), oppure dal greco “Ramnous” in riferimento alla dea Nemesi, chiamata anche “Ramnousis”. Mentre “Frangula” sembra derivare dal latino “Frangere” ovvero “Rompere”, riferito alla fragilità dei rami.

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Finocchio selvatico, Foeniculum vulgare Miller

Il finocchio selvatico predilige luoghi asciutti ed esposti al sole. Si può trovare nelle zone costiere e sub-montane del Centro e Sud Italia, raramente nel Nord Italia.
La raccolta dei frutti avviene in agosto e settembre. Viene raccolta l’intera pianta, successivamente essiccata e sottoposta a battitura. Dopodichè i frutti vengono conservati in sacchetti di carta per alimenti in ambiente asciutto e lontano da fonti di calore.

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Fieno Greco, Trigonella foenum-graecum L.

Fieno Greco: Il nome Trigonella deriva dal greco triganos=triangolare in riferimento alla forma a triangolo dei suoi semi. Foenum graecum si riferisce invece al suo uso nell’antichità per l’alimentazione del bestiame ed alla sua origine orientale. Un tempo era utilizzato dalle giovani donne africane nel periodo precedente alle nozze per aumentare il seno.

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Farfaro, Tussilago farfara L.

Farfaro. Portamento: pianta alta 20-30 cm. Fusto eretto e ricoperto di squame ricoperto da una sostanza “cotonosa”. Foglie: si sviluppano dopo la fioritura. Quelle basali sono cuoriformi e piuttosto grandi, con margine irregolarmente dentato. Glabre nella pagina inferiore e bianche nella pagine inferiore. Fiori: di colore giallo. Fiorisce a fine inverno, con l’inizio della primavera.

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Farfaraccio, Petasites hybridus L.

Farfaraccio: Portamento: eretto, con fusto cavo e caratterizzato da scaglie. Può raggiungere 1 m di altezza. Foglie: verdastre, nella parte inferiore lanuginose. Di forma ovato-cordata e con il margine irregolarmente dentato. Il loro sviluppo avviene dopo la fioritura. Fiori: di colore rosa e riuniti in spighe. Fioriscono in primavera. Si trova spesso in zone umide come le sponde di fiumi e ruscelli. Diffusa dalla montagna alla pianura. Si riconosce il Farfaraccio con molta facilità grazie alla dimensione delle foglie, e alla pagina inferiore più chiara (verde-grigio) delle stesse.

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Escolzia, Eschscholtzia californica

Portamento: pianta erbacea perenne, con fusto ramificato che può raggiungere un’altezza di 40-50 cm. Foglie: glauche, alterne, picciolate e particolarmente incise. Fiori: solitari, il calice è caratterizzato da 2 sepali, la corolla ha 4 petali di colore giallo-arancio obovati, con un diametro di circa 6-8 cm. L’ovario si trasforma in una capsula lunga 6-8 cm che di divide in 2 valve.

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Camomilla romana, Anthemis nobilis L.

Erbacea perenne sempreverde, con fusti striscianti o ascendenti, un po’ legnosi in basso, alta 10 cm quando è verde e fino a 30 cm. quando è in fiore. In estate produce fiori grandi, singoli, bianchi, simili a margherite. Le foglie, pennatosette, sono verdi e hanno un profumo dolce se schiacciato. Spesso si trova in coltivazione la forma orticola a fiori doppi, tutti ligulati bianchi.

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Erisimo, Sisymbrium officinale

Si raccoglie la pianta intera in fiore nel periodo di maggio-giugno. Si recidono i fusti per circa 15-20 cm dalla sommità. Si riuniscono in mazzetti e si lasciano essiccare all’ombra e in un luogo areato. Successivamente si conservano in vasetti di vetro o di porcellana ben chiusi. Si consiglia l’uso della pianta fresca, in quanto con l’essiccazione si ha una perdita importante dei principi attivi. La Tintura Madre viene preparata da pianta fresca (con un titolo 65°).

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