Fiordaliso, Centaurea cyanus L.

NOME COMUNE: Fiordaliso

Fiordaliso

NOME SCIENTIFICOCentaurea cyanus L.

FAMIGLIA: Asteraceae

NOMI POPOLARI: Cìano, Fior campese, Sciuri da nisi, Battisocere, Ambretta, Stoppium, Garofano da campo, Batisciola, Garofoli sclesc, Balsareza, Fior d’gran, Muneghetta, Strassasacch, Viduetta, Galufareddu azzolu.

NOMI STRANIERI:

  • (Eng) Cornflower
  • (Fra) Fleur de lis, Bleuet des champes; Casse-lunettes
  • (Ger) Kornblume
  • (Esp) Aciano

DESCRIZIONE E STORIA

DESCRIZIONE BOTANICA

  • Portamento: pianta erbacea annuale dal fusto tomentoso e ramificato, alto fino a 80 cm.
  • Foglie: verdi o leggermente bianche per via della densità del tomento. Le foglie inferiori sono pennate con segmenti acuminati e lineari; le foglie superiori sono sessili, lanceolate, acuminate all’apice e alterne lungo il fusto.
  • Fiori: si trovano in capolini solitari all’apice dei piccoli rami. Caratterizzati da un involucro caratterizzato da numerose brattee dal margine nero e sfrangiato. I fiori verso l’esterno del capolino hanno una corolla tubulare lunga e divisa in cinque lobi azzurri, i fiori interni, invece, sono molto piccoli e di color porpora.
  • Frutti: il frutto del fiordaliso è un achenio di forma cilindrica e di colore bianco, con della peluria alla base mentre all’apice è inserito il pappo, lungo come il frutto e caratterizzato da una serie di setole di diversa grandezza.

ETIMOLOGIA DEL NOME/STORIA E TRADIZIONI: una credenza popolare vuole che il collirio a base di fiori di Fiordaliso sia utile per chi ha gli occhi azzurri, mentre gli occhi marroni trovano beneficio dai semi di piantaggine (Leclerc H., 1935).

NOTE: Nessuna nota.

DOVE SI TROVA

HABITAT: Cresce dal mare alla montagna. Predilige zone erbose, nei campi incolti, ma il luogo più comune in cui si possono trovare i Fiordalisi sono i campi di grano.

TEMPO E MODALITA’ DI RACCOLTA O COLTIVAZIONE: si raccolgono i capolini durante il periodo della fioritura, da maggio a luglio. Si recidono appena sotto l’involucro fiorale.

UTILIZZO

Ecco come usare il Fiordaliso.

PARTE UTILIZZATA: fiori

COME SI USA IN COSMETICA: l’estratto di Fiordaliso viene utilizzato in cosmetica per la preparazione di tonici per il viso, acque palpebrali. Si trova anche come ingrediente funzionale in gocce oculari (colliri).

COME SI USA IN CUCINA: Nessuna nota.

PROPRIETA’ E BENEFICI

PRINCIPALI COMPONENTI

  • Flavonoidi
  • Antociani
  • Polline
  • Polisaccaride galatturonico

PROPRIETA’ SALUTISTICHE PRINCIPALI

Le principali proprietà terapeutiche del Fiordaliso sono:

  • Sfiammante oculare
  • Lenitiva
  • Astringente

FORME IN CUI SI UTILIZZA

Tisana: lasciare in infusione 2g di fiori in una tazza di acqua bollente per circa 20 minuti, filtrare e immergere delle garze sterili. Eseguire quindi degli impacchi esterni per un effetto disarrossante delle palpebre e della zona del contorno occhi. Si può utilizzare l’infuso a temperatura ambiente anche come tonico per il viso dall’azione astringente sulla pelle grassa ed impura. L’uso interno del Fiordaliso non è molto utilizzato. Utilizzati in tisana i fiori di Fiordaliso mostrano blandi effetti diuretici. Spesso i fiori di Fiordaliso sono aggiunti alle tisane a puro scopo estetico, per il loro bel colore azzurro.

RIMEDIO NATURALE PER:

A cosa serve? Utile come rimedio naturale in caso di:

  • Occhi stanchi, gonfi o irritati
  • Pelle

CONTROINDICAZIONI: La letteratura non riporta effetti tossici e secondari alle dosi indicate, fatta eccezione di sensibilità individuali alla pianta.

Una pianta officinale è un organismo vegetale usato nelle officine farmaceutiche o erboristiche per la produzione di specialità medicinali.

Sono considerate piante officinali piante medicinali, aromatiche e da profumo inserite negli elenchi specifici e nelle farmacopee dei singoli paesi. Il numero e il tipo di piante officinali varia da paese a paese a seconda delle tradizioni. Il più comune utilizzo di piante officinali è quello di correttori del gusto: molti farmaci o preparati farmaceutici hanno originariamente un gusto sgradevole, che quindi viene “corretto” con l’aggiunta di sostanze di origine vegetale.

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