Comune di PIENZA
Siena
Toscana

Pienza

Pienza, la città di Pio. Questa cittadina situata nel cuore della Val D’Orcia, è considerata l’incarnazione dell’utopia rinascimentale della città ideale. Ottenuto il riconoscimento di sito Unesco nel 1996, ancora oggi comunica al mondo i canoni urbanistici del Rinascimento per l’organizzazione razionale degli spazi e delle prospettive di piazze e palazzi cinquecenteschi.

La storia di Pienza è strettamente legata al suo fondatore: Papa Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolomini, che vi nacque nel 1405 da genitori membri della nobile famiglia senese che i rovesci politici avevano confinato nella proprietà di campagna. L’allora Corsignano era una borgata fortificata già conosciuta in epoca romana che, ancor prima, remoti abitatori avevano scelto come residenza primitiva lasciando tracce abbondanti del loro passaggio, riferibili all’età del neolitico superiore e del bronzo.

Enea Silvio Piccolomini, umanista raffinato e insigne, intrapresa la carriera ecclesiastica e divenuto Papa, volle che in questo luogo, che aveva visto la sua nascita, sorgesse una città il cui nome ricordasse il suo papato. II Piccolomini non voleva una città qualunque ma un centro urbano fortemente degno e in ideale antitesi con l’altra città che l’aveva, con la sua famiglia, ingiustamente emarginato: Siena. Pretese così che architetti famosi e artisti di grido lavorassero ad un progetto nel quale fossero impliciti i canoni costruttivi e filosofici di un’età che si apriva ricca di promesse: il Rinascimento italiano.

In soli tre anni, dal 1459 al 1462, sorse Pienza, la Città d’Autore, la Città Ideale, la Città Utopia. La città “nata da un pensiero d’amore e da un sogno di bellezza” come scrisse Giovanni Pascoli. Difficile dire che cosa sarebbe diventata Pienza, se il Papa non fosse prematuramente scomparso alla vigilia di una crociata contro i musulmani. Era il 14 agosto 1464.

In tre anni e mezzo il nucleo e qualcosa di più della “città di Pio” era ormai nato. “Corsignan de’ Ladri”, la borgata di frontiera che già il Boccaccio aveva ricordato nella sua celebre novella di Cecco di Fortarrigo, poteva cambiare nome e immagine grazie al suo grande protettore.

Comune di ALTAVILLA MONFERRATO Alessandria Piemonte

Il territorio del comune fu concesso in feudo nel 1026 all’abbazia della Novalesa, dall’imperatore Corrado II e fu fra i paesi che si schierarono nel 1320 con Teodoro I del Monferrato che lo comprese nei suoi domini cingendolo di mura ed edificando un castello. Di questo antico maniero rimangono solo alcuni ruderi, oggi inglobati in un palazzo residenziale edificato in epoca più recente. Il borgo nel 1708 passò sotto il dominio di casa Savoia. Altavilla diede i natali nel 1773 a Luigi Montiglio di Villanova che fu presidente del senato piemontese.

Continua a leggere

Comune di BERZANO di Tortona Alessandria Piemonte

Il toponimo Berzano deriva dal latino Berceolus, derivazione del classico Bertium, che significa “siepe, giardino”. Le notizie relative alla fondazione del paese sono scarse. Menzionato ufficialmente per la prima volta nel 998, si può con ogni probabilità escludere una fondazione romana: non è infatti mai emerso alcun reperto di quell’epoca e la dislocazione delle vie e dei sentieri poderali non sembra avere collegamenti con la cosiddetta “centuriazione”, la divisione del territorio in centurie quadrate di 710,4 metri di lato tipica della colonizzazione romana.

Continua a leggere

Comune di BERGAMASCO Alessandria Piemonte

La particolare posizione del paese di Bergamasco, lungo l’asse del Belbo, al confine fra pianura alessandrina e colline del Monferrato, quasi a metà strada fra Nizza e Alessandria, ha tutti i requisiti per essere definita “strategica” e dunque non stupisce che già in epoca romana l’area fosse oggetto di interesse per ragioni di presidio militare. Questa ipotesi ha trovato conforto nel 1985, con il ritrovamento di un sarcofago (detto “Sarcofago Calventius”) risalente al II secolo dopo Cristo, in un cortile della cascina S.Cristoforo.

Continua a leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *