Una gita in bicicletta? Via Francigena B19 da Radicofani a Bolsena

Radicofani – Bolsena

Le origini di Bolsena risalgono al III sec. a. C. quando l’area, già sede di importanti insediamenti, venne popolata dagli abitanti fuggiti alla distruzione di Velzna, una tra le più importanti città etrusche; i fuggitivi rifondarono la città assegnandole il medesimo nome (nella forma che in latino diverrà Volsinii). A partire dal IV secolo la città conobbe una graduale contrazione e la comunità volsiniese andò ad insediarsi sulla rupe che ospita il quartiere medievale del Castello e che costituirà il primo nucleo abitato dell’odierna Bolsena.

L’imponente rocca fu edificata tra XIII e XIV secolo, periodo in cui Bolsena è sotto il controllo della famiglia guelfa dei Monaldeschi; nemici di parte ghibellina erano i Filippeschi. Entrambe le famiglie erano di Orvieto e si contendevano il controllo della città e del territorio. Nel 1240 Bolsena e la Tuscia passano sotto il dominio dell’imperatore Federico II; dopo la sua morte nel 1251 torna sotto la parte guelfa. Agli anni del papato di Bonifacio VIII (1294-1302) risalgono il primo impianto della torre maggiore della Rocca, parte del muraglione rivolto verso il lago e il muro settentrionale rivolto verso il foro dell’antica Volsinii. Con Bolla del 4 settembre 1296 Bonifacio VIII dichiara Bolsena (e le terre del Lago) di dominio della Chiesa.

Tra 1308 e 1377 il papato viene trasferito ad Avignone: il territorio della Tuscia è attraversato da lotte tra Guelfi e Ghibellini e dilaniato in occasione della discesa in Italia di Ludovico il Bavaro (1327-1328) che pone sotto assedio Bolsena nel 1328.

Intorno la metà del XIV secolo si assesta il dominio su Bolsena del ramo della Cervara della famiglia Monaldeschi di Orvieto, che viene consolidato tra XIV e XV secolo. Nel 1398 infatti il pontefice Bonifacio IX la concesse in vicariato alla casata. A questo periodo risale la ricostruzione della rocca, inclusa la realizzazione di due delle torri. Lo stemma dei Monaldeschi sormontato da un cervo viene apposto sui due lati della torre meridionale. La famiglia, tuttavia, risiedeva nei due palazzi di proprietà: l’uno vicino il castello e l’altro nel borgo sottostante. Il dominio dei Monaldeschi su Bolsena si esaurisce nel 1451 con la morte del conte Corrado, senza eredi al seguito; la città torna allora sotto il diretto controllo della Chiesa. Nel corso del Rinascimento, divenne meta preferita di illustri personaggi tra cui i papi Leone X e Paolo III.

  • PARTENZA: Radicofani, Chiesa di San Pietro
  • ARRIVO: Bolsena, Piazza Matteotti
  • Distanza: 55,1 km
  • Altezza minima: 258 m
  • Altezza massima: 766 m
  • Salita accumulata: 579 m
  • Discesa accumulata: 1020 m

Fonti sul percorso: presenti in tutti i centri abitati

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