METODO DI ALLEVAMENTO IN ETICHETTA

PRESENTATA LA PROPOSTA PER LE VACCHE DA LATTE

Martedì 9 febbraio in diretta su Facebook, CIWF Italia Onlus e Legambiente hanno presentato una proposta di etichettatura secondo il metodo di allevamento per le vacche da latte. Si tratta della seconda fase del progetto dedicato al metodo di allevamento in etichetta e segue la proposta di etichettatura per i suini presentata a maggio 2020.

L’evento, moderato da Tessa Gelisio, conduttrice televisiva, blogger e ambientalista, ha visto la partecipazione di Federica di Leonardo, Responsabile Media e Relazioni esterne di CIWF Italia, Antonino Morabito, Responsabile nazionale fauna e benessere animale Legambiente, Maria Carmela Macrì, Ricercatrice CREA e Dario Buffoli, Veterinario. È stato un momento di confronto e di analisi sulla necessità di una corretta informazione per un consumo consapevole.

Ad oggi, le informazioni che si trovano sulle etichette dei prodotti di origine animale possono essere facilmente fuorvianti oltre a essere molteplici e diverse, generando confusione nei consumatori e non valorizzando gli allevatori virtuosi. L’etichettatura dovrebbe invece funzionare come una bussola per i consumatori, orientandoli al momento degli acquisti e facilitando scelte consapevoli che favoriscano sistemi di allevamento più rispettosi degli animali e in generale migliori condizioni di vita per loro.

ETICHETTATURA SECONDO IL METODO DI ALLEVAMENTO: LA PROPOSTA PER LE VACCHE DA LATTE DI CIWF E LEGAMBIENTE

CIWF Italia e Legambiente hanno elaborato una serie di criteri per un’etichettatura secondo il metodo di allevamento delle vacche da latte. A diversi metodi di allevamento corrispondono diversi potenziali di benessere animale, che dipendono dalla qualità di vita degli animali e dalla possibilità che viene loro data di esprimere i propri comportamenti naturali. Le vacche hanno accesso al pascolo? Sono tenute legate? Sono previste anestesia e analgesia per operazioni dolorose come quella che riguarda l’abbozzo corneale dei vitelli? Le risposte a queste domande fanno davvero la differenza per gli animali.

Per questo, nella matrice che abbiamo elaborato, i diversi livelli individuati differiscono proprio in base alle condizioni in cui sono allevati gli animali. La classificazione comprende sei livelli che seguono una gradazione peggiorativa: dal livello “0 – BIOLOGICO” al livello “5 – INTENSIVO”.

Le amministrazioni dovrebbero essere messe in grado di sviluppare una strategia che metta a sistema le diverse opportunità offerte dalla PAC al fine di creare un percorso di lungo periodo che preveda investimenti successivi al fine di un miglioramento del benessere degli animali. Sarebbe inaccettabile utilizzare ancora una volta i fondi PAC per finanziare lo status quo, cioè i sistemi di allevamento intensivi, la cui insostenibilità è stata ormai ampiamente acclarata. Si tratterebbe di un’operazione in piena contraddizione con il Green Deal Europeo.

Federica di Leonardo, Responsabile Media e Relazioni esterne di CIWF Italia

ETICHETTATURA SIGNIFICA INFORMAZIONE

Un sistema di etichettatura su più livellil’indicazione dei diversi metodi di allevamento e l’introduzione di criteri ambiziosi sono le tre condizioni che devono essere rispettate per garantire trasparenza al consumatore e valorizzare sistemi di allevamento con più alti standard di benessere animale, che siano alternativi all’allevamento intensivo.

CIWF lavora da tempo per alimentare il dibattito e creare le occasioni migliori affinché un’etichettatura nazionale e volontaria secondo il metodo di allevamento diventi al più presto realtà. La nostra petizione infatti chiede ai Ministri della Salute e delle Politiche agricole di avviare subito un processo per la definizione di un’etichettatura univoca, volontaria, specie-specifica secondo il metodo di allevamento.

Sempre più cittadini sono consapevoli che il sottocosto, ossia quello che non si paga ‘al bancone’, lo paghiamo comunque, anche maggiorato e con soldi delle tasse, in danni alla salute e all’ambiente. I fondi in arrivo con il Next Generation EU dovranno sostenere le diverse fasi della filiera dei prodotti di origine animale puntando efficacemente alla crescita della sostenibilità e del benessere animale. Mettere i cittadini, grazie all’etichettatura con metodo di allevamento, in condizione di operare scelte utili alla transizione ecologica dell’allevamento italiano è urgente e prioritario per il comparto zootecnico, per tutelare l’autorevolezza del Made in Italy e, grazie all’effettivo benessere animale, per difendere la salute dei cittadini e dell’ambiente.

Antonino Morabito, responsabile Benessere animale di Legambiente

FONTE: https://www.ciwf.it/

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