La festa della Perdonanza Celestiniana
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UNESCO ICH Intangible Cultural Heritage

Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità

Italia

Riferimenti Storici

L’accensione del fuoco del Morrone e idealmente collocata nel luogo in cui il Benedettino Pietro Angelerio, prima di salire al soglio pontificio, aveva trascorso molti anni di vita eremitica, una grotta sul monte Morrone, sopra Sulmona, ricevendo dai suoi devoti l’appellativo di Pietro del Morrone.

Era il 5 luglio 1294 quando fu designata dal conclave riunito a Perugia come successore di papa Niccolo IV, la cui morte (1292) aveva lasciato la sede vacante per piu di due anni. Dall’eremo di Sant’Onofrio al Morrone nel quale si era ritirato, Pietro, a dorsa di un asino e avendo come palafrenieri re Carlo II d ‘Angio e suo figlio Carlo Martello, mosse alla volta di L’ Aquila: questo è l’itinerario che ripercorre il cosiddetto “Cammino del Perdono”.

Nel 1294, dopo l’incoronazione avvenuta nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, Papa Celestino V emanò la Bolla del Perdono (Bolla Celestiniana). Il documento papale fu affidato al popolo aquilano e custodito all’intemo degli archivi comunali perché i cittadini vollero che fosse l’autorità civile a indire la Festa del Perdono, seppur rispettando il dettato di papa Celestino V.

Già nel 1295 la Bolla celestiniana fu portata in corteo sino alla basilica di Santa Maria di Collemaggio dove venne mostrata ai fedeli.

Da questo momento il 28 agosto costitui un appuntamento fondamentale per i pellegrini e i mercanti che giungevano in citta. Nel 1983 si penso di far
accompagnare la Bolla da un preciso personaggio, la Dama della Bolla, che in costume storico porta con se la Bolla del Perdono accompagnata da un foltissimo corteo fino alla basilica di Santa Maria di Collemaggio, sita appena fuori la cinta muraria della citta dell’ Aquila.

La Basilica, fondata nel 1288 per volere di Pietro da Morrone e rappresentativa di una architettura stratificata nel tempo è considerata uno dei piu significativi monumenti del centro Italia.

Descrizione dell’elemento

La Perdonanza Celestiniana, quale patrimonio culturale immateriale vivente, e una festa tradizionale della provincia aquilana che si tramanda ininterrottamente da secoli.
I diversi momenti rituali e festivi che la caratterizzano si svolgono ogni anno tra il 16 e il 29 agosto.

Inizia con l’accensione di un simbolico fuoco nei pressi dell’eremo del Morrone, a 10 km da Sulmona, alla presenza di numerosi cittadini. Dal fuoco, che rappresenta la pace unificatrice tra i popoli, vengono accese le fiaccole dei tedofori del Movimento Celestiniano che, con esse, percorreranno tutto il tragitto dal Morrone all’ Aquila, il cosiddetto “Cammino del Perdono”.

Tra sentieri montani tortuosi e strade trafficate, ai tedofori che trasportano il Fuoco del Perdono, si accodano numerosi cittadini. Da Sulmona si passa attraverso numerosi borghi adiacenti: Bagnaturo, Pratola Peligna, Raiano, Goriano Sicoli, Castel di Ieri, Castelvecchio Subequo, Molina Atemo, Acciano, Fontecchio, Fagnano Alto, Prata D’Ansidonia, Villa Sant’ Angelo, San Demetrio ne Vestini, Sant’Eusanio, Fossa, per poi giungere in prossimità della citta dell’ Aquila, nelle frazioni di Monticchio, Onna, Paganica e raggiungere L’ Aquila.

In ogni sosta si accende un nuovo tripode che resta ardente per un giorno a testimoniare che anche in quel borgo è passato ed è stato accolto il messaggio di pace proveniente dal Monte Morrone.
In ogni luogo di sosta della fiaccola viene letta una pergamena, che viene firmata da ogni autorita civile dei paesi interessati dal passaggio del Fuoco del Morrone, quale simbolo di adesione ai valori di pace, accoglienza e solidarietà.

Il “Cammino del Perdono”, termina presso il centro storico della citta dell’ Aquila, la sera del 23 agosto, quando, in un’atmosfera di profonda commozione collettiva, la fiaccola arriva preceduta dal rullio dei tamburi, dal suono delle chiarine e dalle performance degli sbandieratori. Il Sindaco della città dell’ Aquila legge la pergamena sottoscritta dei sindaci, esterna alla cittadinanza il suo pensiero e il suo augurio di pace e solidarietà rivolto a tutti ed accende l’ultimo tripode del percorso che resta ardente fino alla conclusione del ciclo festivo aquilano e illumina e sovrasta tutti coloro che si avvicinano alla città per partecipare ai riti successivi della Festa.

Dal 23 al 28 agosto la citta dell’ Aquila e in continuo fermento con manifestazioni artistico-culturali di ogni tipo, in attesa del Corteo Storico della Bolla Celestiniana.

Infatti, il 28 agosto, un lungo e partecipato Corteo si snoda per le vie centrali della citta, dal Palazzo Municipale alla Basilica di Collemaggio, per accompagnare la Dama della Bolla che porta con se il prezioso documento fin sul sagrato della Basilica. ll corteo storico che precede la Dama della Bolla, è animato dalla presenza dei tamburini e dei trombettieri che aprono la parte storica del corteo e scandiscono la cadenza dei passi dei figuranti con il ritmo con il loro suono.

Dinanzi la Basilica il Sindaco dell’ Aquila declama alla popolazione presente il testo della storica Bolla del Perdono, documento emanato nel 1294 da Papa Celestino V e custodito e protetto dalla municipalità aquilana. Dopo la lettura, si dà inizio al rito di apertura ed attraversamento della cosiddetta “Porta Santa della Basilica di Collemaggio”, le cui chiavi sono possedute dalle autorità del Comune dell’ Aquila che è proprietario della Basilica e l’unico autorizzato ad aprire la stessa per la Festa della Perdonanza.

Tutte le persone presenti e tutti coloro che arrivano durante la notte o il giomo seguente, attraversano la Porta che resta aperta per 24 ore. Il giomo seguente, il 29 agosto, all’imbrunire, viene richiusa la Porta Santa della Basilica di Collemaggio e la Bolla Celestiniana viene nuovamente scortata da un corteo storico verso la Casa Municipale. All’arrivo del Corteo il Sindaco dell’ Aquila spegne il tripode e si conclude il ciclo rituale della Festa della Perdonanza Celestiniana.

Festa della Perdonanza Celestiniana: Il corteo Storico

Il 28 agosto, il Centro Storico della citta dell’ Aquila, dal Palazzo del Municipio fino alla Basilica di Collemaggio, viene attraversato dal Corteo Storico della Bolla che accompagna e scorta il Prezioso documento risalente al 1294, contenuto in un involucra cilindrico di velluto purpureo e portato dalla Dama della Bolla.
Nel corteo, a una prima parte civile (in cui sono presenti i gonfaloni e le rappresentanze di tutti i comuni della provincia dell’ Aquila, dei comuni amici italiani e stranieri, e rappresentanze della società civile) segue una parte storica con, in testa, il gruppo sbandieratori citta dell’Aquila che compiono ripetute evoluzioni coreografiche e lanci di bandiere al suono dei tamburi e delle chiarine.
Seguono numerosi gruppi storici, praticanti del rito ormai da decenni. Tutti gli abiti indossati dai figuranti del corteo sono passati al vaglio di storici esperti che ne determinano le fattezze in base a immagini e documenti storici conservati all’archivio di Stato. I gruppi storici precedono i veri protagonisti del Corteo: La Dama della Bolla, che porta la Bolla Celestiniana che verrà letta dal Sindaco dinanzi alla Basilica di Collemaggio, Il Giovin Signore, che porta il ramo d’ulivo con il quale simbolicamente si busserà alla Porta Santa della Basilica per dare inizio al rito di apertura e attraversamento della Porta, e La Dama della Croce che ogni anno porta un gioiello diverso, realizzato da orafi aquilani.

I tre personaggi principali chiudono il corteo storico seguiti dal Sindaco e dalla rappresentanza del Comune dell’ Aquila.
Il Corteo Storico della Bolla incede solennemente tra gli applausi degli astanti assiepati lungo i lati del percorso che si accodano alla fine del corteo per giungere dinanzi la Basilica di Collemaggio: ogni passaggio significativo del Corteo e preannunciato e accompagnato da rullio di tamburi, squillo di chiarine e performance di sbandieratori.

I Tamburini e i trombettieri annunciano e precedono l’arrivo del “Cammino del Perdono” e della fiaccola nel centro storico della citta dell’ Aquila, e creano la suggestiva atmosfera di suspense quando i tedofori consegnano la fiaccola al sindaco che con essa accende il tripode che resta ardente fino al 29 agosto.

Con i costumi rigorosamente rossi e bianchi (gli antichi colori della citta dell’ Aquila) oltre a partecipare al corteo storico della Bolla, si esibiscono nell’ ampio sagrato antistante la Basilica di Collemaggio, all’arrivo del Corteo, allietando i partecipanti al corteo civile (che arrivano per primi dinanzi alia Basilica) e accogliendo i figuranti del corteo storico con i personaggi principali.

Festa della Perdonanza Celestiniana: “trasmissione formale e informale”

La trasmissione della Festa della Perdonanza Celestiniana avviene fondamentalmente di generazione in generazione all’interno delle famiglie. Si tratta di riti ormai consolidati nella tradizione culturale locale. Si rafforza l’azione coinvolgendo le nuovissime generazioni nell’ambito di un progetto denominato “la Perdonanza nella Scuola”.

Nelle scuole di tutto il territorio aquilano vengono sensibilizzati gli studenti a scoprire le loro radici e a realizzare disegni, sculture, oggetti, ma anche copioni teatrali o composizioni musicali ispirati alla Festa della Perdonanza Celestiniana o come il “Gioco della Dama della Bolla”, gioco da tavolo ideato e realizzato da alunni della scuola elementare “E. De Amicis”.

Al progetto “la Perdonanza nella Scuola” viene affiancato il concorso per le scuole medie “la Perdonanza Young” che stimola gli studenti alla creazione di immagini che rappresentino la Festa della Perdonanza Celestiniana secondo la loro visione delle tematiche che annualmente vengono affrontate e che sono comunque sempre riconducibili ai temi principali di Pace, Riconciliazione e Accoglienza.

Tra i lavori realizzati dagli alunni, una giuria di insegnanti e studenti sceglie il disegno più innovativo ed evocativo delle tematiche analizzate. Questo disegno viene utilizzato per realizzare migliaia di cartoline postali che vengono distribuite durante le festivita della Perdonanza Celestiniana.

Indossare gli abiti dei tre personaggi principali del corteo (Dama della Bolla, Dama della Croce e Giovin Signore) e divenuto il sogno di molti giovani aquilani che vogliono, in questo modo, essere ancor piu partecipi e consapevoli del messaggio simbolico che testimoniano indossando questi abiti

I gruppi storici che partecipano al corteo storico della Bolla sono composti da adulti e giovani che interagiscono e trasmettono vicendevolmente consolidate abitudini e nuove modalita di espressione.
Inoltre, all ‘interno dei gruppi storici, vengono organizzati corsi per l’apprendimento del metodo usato per la realizzazione dei costumi, dalla ricerca storica alla scelta dei tessuti, fino alia loro creazione vera e propria.
Gli sbandieratori organizzano corsi per imparare la tecnica dello “sbandieramento” insegnando le tecniche affinate negli anni e creando nuove coreografie. Il Gruppo degli Sbandieratori Citta dell’ Aquila ha raggiunto un livello tale di preparazione e di virtuosismo che conta ben 9 ragazzi sbandieratori nelle fila della ”Nazionale Italiana Sbandieratori”.

Festa della Perdonanza Celestiniana, salvaguardia: documentazione, ricerca, promozione”

La documentazione relativa alia Festa della Perdonanza Celestiniana parte dall’origine della stessa Festa, nata dall’emanazione della Bolla Papale avvenuta nel 1294. Il primo documento storico e la preziosa pergamena custodita dalla municipalita aquilana. Nei secoli, la Perdonanza e stata seguita e trascritta in documenti storici che ne certificano l’origine (“Cronaca Aquilana” di Buccio di Ranallo- Archivio di Stato della Provincia dell’ Aquila) e la durata ininterrotta negli anni (724) redatti da cronisti susseguitisi nel tempo. Attività di ricerca vengono costantemente intraprese in collaborazione con l’Universita degli Studi dell’ Aquila (Dipartimento di Scienze Umane) al fine di mantenere vitale la memoria della Festa, anche attraverso l’elaborazione di tesi universitario e di documentazioni scientifiche.

Numerose le pubblicazioni che parlano della Festa della perdonanza Celestiniana attraverso i secoli. La promozione della festa avviene con numerosi eventi che vengono organizzati dal Comitato Perdonanza nel periodo del Ciclo festivo (dal 16 al 29 agosto). Questi eventi chiamano a raccolta le comunità locali e nazionali.
Nell’arco dell’anno sono diverse le iniziative che portano all’attenzione dei media la Festa della Perdonanza Celestiniana. La promozione avviene anche attraverso la valorizzazione del documento fondante della festa.

La Bolla Celestiniana, restaurata nei primi mesi del 2017, viene concessa in esposizione solo nei rarissimi casi in cui l’ambiente risulta idoneo e l’organizzazione assicura la giusta promozione e visibilita della preziosa pergamena.
Anche la cronaca delle diverse edizioni della Festa della Perdonanza Celestiniana ha la sua diffusione e importanza grazie anche al lavoro di raccolta effettuato del giomalista e studioso dell’Elemento Angelo De Nicola.
La promozione della Festa viene effettuata attraverso attivita culturali che si svolgono durante tutto l’anno e che richiamano l’attenzione sulle origini di tradizioni, stratificate nei secoli, che costituiscono lo scheletro della Festa della Perdonanza Celestiniana.

Grande interesse di pubblico suscitano i concerti che il Comitato Perdonanza e il Comune dell’ Aquila programmano per il periodo dal 23 al 28 agosto a L’ Aquila. Importanti artisti che, con le loro esibizioni, richiamano l’attenzione sulla Festa e contribuiscono a promuoverla anche fuori dal territorio tradizionalmente interessato.
Brochure con la storia della Festa della Perdonanza Celestiniana e con il programma dagli eventi che la caratterizzano, vengono realizzate ogni anno dal Comitato Perdonanza e distribuite in ambito nazionale. Una attenzione particolare viene rivolta anche alle guide (testo italiano e inglese) che promuovono il territorio mediante la valorizzazione di siti e percorsi che vengono distribuite in forma cartacea ma che sono consultabili anche attraverso un link presente sui sito istituzionale del Comune dell’Aquila.

Maggiori informazioni su Perdonanza-celestiniana.it

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