Finocchio

Finocchio

Il finocchio è un ottimo ortaggio che si può mangiare sia cotto che crudo, viene usato anche negli orti­ giardino per la sua bellezza, con il suo caratteristico ciuffo rigoglioso e verde brillante.

Il nome scientifico del finocchio è  foeniculum vulgare dulce e questo ortaggio appartiene alla famiglia delle apiaceae o ombrellifere, parente quindi di sedano e carota. Si tratta di una pianta di origine mediterranea, dai fiori ermafroditi, che trova in Italia il suo clima ideale ed è per questo perfetta per i nostri orti domestici.

La pianta del finocchio forma un grumolo bianco alla base,che è la verdura di interesse del coltivatore. Esiste anche una varietà selvatica, il finocchietto, che invece si coltiva come aromatica per via delle sue foglie profumate.

Terreno e condizioni climatiche adatte

Clima ideale per la coltivazione.

Temperature temute dal finocchio sono sotto i 7 gradi e sopra i 30.

Pianta ombrellifera sensibile alle ore di luce diurna, ha bisogno di 12 ore di luce Il seme monta all’aumentare delle ore di luce.

Mese di semina ORTAGGIO d’INVERNO: marzo oppure tra giugno e luglio.

Teme il gelo, quindi il finocchio deve essere raccolto prima delle gelate invernali.

Terreno adatto al finocchio. Il grumolo del finocchio si sviluppa a livello del suolo e per questo per coltivarlo con successo è molto importante curare il terreno e la sua lavorazione. Questa pianta orticola non sopporta i ristagni, ragion per cui bisogna avere un terreno ben lavorato e drenante, cosa che permette una buona prevenzione delle malattie crittogamiche.

Concimazione. Per quanto riguarda la concimazione predilige un terreno fertile, meglio se concimato prima (letame o compost vanno benissimo), senza eccessi. Nel corso della coltivazione si potrà apportare poi un po’ di azoto per favorire la crescita del grumolo.

La semina dei finocchi

Seminare i finocchi non è difficile, si può fare sia direttamente in campo che in semenzaio, il lavoro può essere approfondito leggendo l’articolo su  come si semina il finocchio.

Periodo di semina: si può seminare sia a marzo, per fare il raccolto a giugno, che tra giugno luglio, per raccolta autunnale. Chi vuol seguire la fase lunare dovrà farlo in luna calante.

Il sesto di impianto deve essere di 30 cm tra una pianta e l’altra, lungo file poste a 50­/70 cm. Il seme deve essere interrato a 1,5 cm di profondità circa. Se si semina direttamente a dimora conviene seminare abbastanza vicino e poi diradare sfoltendo le piantine fino a lasciarle alla giusta distanza.

Il sesto di impianto determina la forma dell’ortaggio: se è messo fitto si sviluppa allungato e appiattito, se ha spazio avremo finocchi più rotondi. La forma e la dimensione dipendono poi da vari altri fattori quali la varietà, il tipo di terreno, i rincalzi.

Come coltivare il finocchio nell’orto

La coltivazione del finocchio non è difficile, ma ottenere ortaggi di buona dimensione richiede diverse accortezze, soprattutto se il terreno non è più che favorevole.

Trapianto e controllo infestanti. Siccome questa pianta orticola teme la concorrenza delle erbacce infestanti si usa spesso seminare i finocchi in semenzaio e trapiantarli, in questo modo si mette a dimora nell’orto la piantina già formata, in grado di competere con le malerbe. In ogni caso il finocchio ha bisogno di frequenti sarchiature sia per tenere una terra soffice che per evitare le erbacce.

Irrigazione. I finocchi hanno bisogno di una terra sempre umida, pur senza ristagni. Per questo motivo bisogna bagnare spesso, in particolare negli orti posti in zone molto calde. Una carenza di acqua manda in stress la pianta che può andare in prefioritura rovinando il raccolto.

Protezione dal freddo. Visto che il finocchio teme il gelo deve essere raccolto prima che le temperature scendano sotto zero, oppure per avere questo ortaggio d’inverno allungando il periodo della raccolta si può proteggerlo usando tunnel o tessuto non tessuto. Se la temperatura scende in modo graduale il finocchio un po’ si adatta perdendo acqua, mentre uno sbalzo climatico lo rovina rapidamente.

Imbianchimento e rincalzo

L’imbianchimento del finocchio è una parte importante nella coltivazione, visto che se eseguito bene migliora sia la qualità che la pezzatura dell’ortaggio. Un errore molto comune tra chi coltiva il finocchio è quello di rincalzare il grumolo formato. Il grumolo del finocchio, che è poi l’ortaggio, non va rincalzato: è costituito da foglie e un rincalzo faciliterebbe solo gli attacchi di insetti e parassiti. Le operazioni di rincalzo sono utilissime per l’imbianchimento, ma vanno fatte prima: si può procedere con un’unica rincalzatura 15 giorni prima della raccolta oppure con tre o quattro operazioni di rincalzo da effettuare mentre i grumoli si ingrossano.

Le malattie e i parassiti del finocchio

Peronospora. Questa malattia fungina si manifesta in striature nere visibili sui gambi, colpisce la parte aerea.

Xantomonas. Altra malattia, ma di origine batterica, si manifesta sempre con chiazze o strisce scure, che poi portano al maciume dell’intera pianta.

Per combattere peronospora e xantomonas si può irrorare rame prima del raccolto. attenzione però a lasciare almeno 20 giorni di carenza prima di portare in tavola la verdura. Il rame serve a prevenire la malattia, se si riscontrano piante infette vanno estirpate, non si possono guarire. L’uso di questo trattamento è consentito in agricoltura biologica, anche se sarebbe meglio evitarlo visto che anche il rame ha conseguenze ambientali.

La sclerotinia. Altra malattia crittogamica, causata da un fungo (scleorotinia sclerotiorum), si presenta con delle marcescenze che partono dall’esterno. In questo caso la pianta deve essere estirpata e allontanata dall’orto per evitare la persistenza del fungo nel terreno.

Macaone. Questa farfalla è un parassita del finocchio che si può allontanare associando alla coltivazione del finocchio quella delle cipolle, ortaggio sgradito al macaone.

Afidi. Gli afidi sono piccoli insetti, caratteristici parassiti di varie piante da orto. Per sapere come difendersi da questi pidocchietti potete leggere l’articolo su come difendere l’orto dagli afidi utilizzando metodi biologici.

Raccolta e utilizzo culinario

Raccolta. I finocchi si raccolgono a circa 80-120 giorni dalla semina, la lunghezza del ciclo colturale dipende dalla varietà. Il grumolo è sempre commestibile, ovviamente scegliendo il momento giusto per il raccolto si massimizza la dimensione e la qualità: se si prende troppo freddo la verdura resta piccola, aspettando troppo si rischia che indurisca, in particolare negli strati esterni, e diventi quindi sgradevole, soprattutto se mangiato crudo.

Utilizzo. I finocchi sono una verdura poliedrica in cucina: crudi hanno un sapore fresco e croccante, sono perfetti nelle insalate estive, cotti diventano un contorno più classico, si possono fare bolliti oppure al forno, sono buonissimi in particolare i finocchi gratinati.

Varietà di finocchio

Varietà di finocchio. Vi sono varietà che formano il grumolo più piatto, come i finocchi mantovani e resistono meglio al caldo, sono quindi adatti alla semina primaverile, mentre i finocchi tondi, come il romanesco sono migliori per la coltivazione autunnale.

Maschio e femmina. Erroneamente si ritiene che la pianta di finocchio abbia maschile e femminile, in realtà si tratta di una semplice questione di varietà, come spiegato nell’articolo su finocchio maschio e finocchio femmina.

Fonte @ORTODACOLTIVARE.IT

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