Chiesa di San Bartolomeo degli Armeni (GE)

Una visita ad un edificio di Culto – Padri Barnabiti

Piazza San Bartolomeo degli Armeni, 2 – 16122 Genova

Notizie storiche

Data (fondazione) 1308 – Chiesa e convento

Storia

La chiesa di San Bartolomeo degli Armeni è stata fondata nel 1308 da due monaci basiliani provenienti dalla montagna Nera dell’Armenia meridionale, invasa dai turchi: Martino di Segarizi e Guglielmo. Venne donata loro, da Oberto Purpurerio, un’area per la costruzione di chiesa e convento. Papa Clemente, che aiutò l’Armenia promulgando una Bolla, diede il suo consenso nel 1308 alla realizzazione anche di un cimitero per i monaci e i fedeli. La prima pietra venne posta il 6 maggio del 1308 dall’Arcivescovo Porchetto Spinola. La chiesa fu dedicata alla Madonna e a San Bartolomeo apostolo, patrono degli Armeni, ai quali, secondo la tradizione, avrebbe annunciato il Vangelo. Nel giugno 1384 per testamento del doge Leonardo Montaldo, la chiesa di San Bartolomeo otteneva il Santo.

Carlo Giustiniani, vescovo di Noli e vicario generale di Genova, nel 1389 eresse canonicamente il Consorzio del Santo Sudario, che sussiste ancora oggi. Nel 1516 i confratelli del Consorzio costruirono il campanile a proprie spese e in una fascia intorno ad esso scrissero in carattere gotico dipinto a fresco con tinta rossastra le parole “Consortium Santo Sudarii” che da qualche anno non si vede più. Le cose però peggiorarono, per cui il papa Innocenzo X con la Bolla “Commissa nobis” del 1650 sopprimeva l’ordine occidentale di San Basilio. Successivamente la Repubblica di Genova si appropriò della chiesa. Nel frattempo diversi ordini religiosi aspiravano alla successione, fra i quali i gesuiti. Finalmente nel 1656 la chiesa veniva dal senato concessa ai padri Barnabiti, che vi durano tuttora.

Struttura architettonica

Esterni – La facciata presentava, in passato, l’aspetto di una chiesa di campagna. Non è conservato nulla dell’edificio sacro, essendo stata la chiesa incorporata in una struttura civile, adibita ad abitazione dei Padri Barnabiti nel 1883, come risulta dall’ incisione sul pavimento all’entrata. Resta ancora visibile l’ antico campanile ed è ancora presente il convento, separato dalla chiesa nel 1875.

Interni – La chiesa fu modificata nel 1620, essendo prima a tre navate e in stile gotico. Ora si presenta ad una navata unica caratterizzata dalla particolare architettura orientale, con due cappelle laterali fiancheggianti l’ altare maggiore, dedicato alla Madonna della Guardia del XVI-XVII secolo. Ai lati presenta due statue raffiguranti San Bartolomeo e San Pietro, sormontato dal trittico di Giovanni Bonaventura del 1415, conosciuto anche con il nome di “Madonna del Popolo”. A fianco delle due cappelle laterali si intravedono ancora nell’antisacrestia alcune parti di un’antica cappella.

Opere notevoli

Resurrezione di D. Cambiaso
  • Martirio di San Bartolomeo di Lazzaro Tavarone
  • Resurrezione di D. Cambiaso
  • Trasfigurazione di D. Cambiaso
  • Martirio Santo Volto ,un lino dipinto a tempera raffigurante il cristo, che il Doge di Genova Leonardo Montaldo ricevette dall’ imperatore di Costantinopoli e donò ai monaci di San Bartolomeo nel 1388

Gli affreschi a Würzburg di Tiepolo

Nel secondo affresco, situato sopra lo scalone di entrata, “L’Olimpo e i Continenti” il richiamo a Palazzo Clerici è ancora più specifico: qui, al centro dell’opera, “Apollo circondato dagli dei dell’Olimpo porta luce al mondo”, rappresentato dai quattro “Continenti” collocati ai bordi del soffitto. 

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