Antico Caffè Greco a Roma

La mente di Roma vive qui da duecentocinquant’anni nella celeberrima saletta “omnibus”, dove passarono Liszt, Bizet, Wagner, Goethe, Casanova, Stendhal e persino Buffalo Bill. Gogol scrisse qui un romanzo; a Passini e Guttuso ispirò un quadro. È un monumento della Capitale, dove hanno fatto sosta tutti i grandi pensatori, artisti, letterati e patrioti, corroborati dallo scambio d’idee e dalla bevanda orientale e dove pulsò anche il cuore Risorgimentale. E se un cardinale siede al Greco? La leggenda vuole che diventi papa. Accadde a Gioacchino Pecci, divenuto Leone XIII

Antico Caffè Greco a Roma

L’Antico Caffè Greco ha quindi deciso di mostrare online la sua imponente collezione composta da oltre trecento tra opere d’arte e cimeli storiciche compongono la straordinaria galleria di proprietà della Antico Caffè Greco srl e che lo rende un vero e proprio museo, sempre aperto al pubblico e senza biglietto di ingresso. Una collezione accumulatasi in oltre due secoli e mezzo di attività nel cuore di Roma che ha reso il Caffè punto di incontro di artisti e intellettuali di ogni genere.

Nei loro viaggi  alla scoperta dell’Italia,  poeti, scrittori, pittori e uomini politici sono transitati per il nostro Caffè lasciando ricordi, testimonianze ed opere d’arte. Da oggi il Caffè Greco inizia a ripercorrere le tracce dei suoi ospiti illustri pubblicando gradualmente online, sui propri canali social,  una selezione della collezione.

Le opere contenute nelle nove sale sono state analizzate e catalogate in un volume realizzato nel 1989 a cura della storica dell’arte Tamara Felicitas Hufschmidt e del giornalista Livio Jannattoni, facente parte del circolo letterario “Club dei Romanisti” che, al Caffè Greco, teneva i suoi incontri settimanali. Il percorso digitale si muoverà di volta in volta attraverso i diversi ambienti:  la sala “Venezia”, la “Roma”, quella delle “Vedute romane”,  il mitico “Omnibus”,  la “Galli”, la sala “Rossa ieri” e la sala “Rossa Oggi“, la  “Zoldaticz”, la “Gubinelli” e l’andito.  Un modo, inoltre, per offrire uno strumento utile ai tantissimi clienti del nostro locale affinché  possano  condividere le emozioni, le storie e la bellezza  di ciò che li circonda una volta entrati nel nostro Antico Caffè. Un’occasione per ritemprarsi  con la  linfa vitale di eccezionali testimonianze artistiche, per affrontare e superare le difficoltà del momento.

IL MITICO OMNIBUS E IL “CENACOLO” DEGLI ARTISTI DEL DOPOGUERRA

L’Omnibus è la sala più importante  del Caffè Greco non solo per le opere esposte, ma perché era la sala preferita per i vari “cenacoli” susseguitisi nei decenni. Alle pareti, insieme alle tele,  troviamo medaglioni, stucchi e ritratti  che raffigurano i tantissimi artisti che hanno sostato al caffè, ubicato a Roma, in oltre due secoli e mezzo. Dall’introduzione della fotografia è nell’Omnibus che sono stati realizzati gli scatti più importanti e affascinanti,  che ci fanno ripercorrere la storia dei vari gruppi che si davano appuntamento al Greco di Roma. Una  delle  immagini più significative è quella che ritrae un folto gruppo di intellettuali nell’immediato dopoguerra.

Lo scatto di gruppo del 1948, all’interno dell’Antico Caffè Greco, intitolato “parnaso contemporaneo nell’Omnibus”, vede (da sinistra):  Aldo Palazzeschi, Goffredo Petrassi, Mirko Basaldella, Carlo Levi, Pericle Fazzini (in piedi), Afro Basaldella, Renzo Vespignani, Orfeo Tamburi (primo piano), Libero de Libero, Sandro Penna (in piedi),  Lea Padovani, Orson Welles, Mario Mafai, Ennio Flaiano, Vitaliano Brancati. Una summa del fervore artistico dell’Italia che voleva riprendersi e ripartire dopo i drammi della guerra.

Sala Roma, la preferita di Sandro Pertini
Caffè Greco – La visita di Lady Diana!

Antico Caffè Greco a Roma

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One Reply to “Antico Caffè Greco a Roma”

  1. Alcune notizie sconosciute o poco conosciute in Italia

    Giuseppe Carnesecchi e’ il padrone dell’antico caffe’ Greco almeno dal 1796 al 1805
    Forse ne era proprietario da molto tempo prima
    Comunque gia’ nel 1796 il caffe’ godeva di gran fama presso gli artisti nord europei
    Vi e’ una lettera di Ernst Morace da Napoli che gli si raccomanda (a Giuseppe ) per procurare un alloggio a Thorvaldsen nel marzo del 1797
    Nel 1805 e’ sempre Giuseppe Carnesecchi ad acquistare da Koch lo “Heroische Landschaft mit Regenbogen”
    “The earliest version of the composition (Karlsruhe, Staatliche Kunsthalle,) of 1805 was painted for Giuseppe Carnesecchi, the owner of the Caffè Greco in Rome.”
    Nel retro della tela vi e’ la scritta Giuseppe Carnesecchi / Coche
    L’opera pare venduta intorno al 1821 dai nuovi proprietari del Greco ad un compratore inglese
    Sottolineo che ancora nel 1805 il caffe’ Greco era proprieta’ del Carnesecchi
    Giuseppe e’ probabilmente l’iniziatore della collezione d’arte del Caffe’ Greco di via Condotti
    http://www.carnesecchi.eu/incisore1.htm
    Se si vuole costruire la vera storia del caffe’ occorre partire da questo individuo il primo proprietario veramente documentato

    Molto interessante anche la storia di Francesco Carnesecchi figlio di un Giovanni (ca 1796–1872 ) e’ un incisore di cammei ed orefice con negozio in via Condotti ed e’ probabilmente parente di Giuseppe
    Un suo lavoro al MET di New York
    https://www.metmuseum.org/art/collection/search/208094
    Grande mercante internazionale e’ al centro di un interessante mercato di opere d’arte tra Roma , Parigi e Londra nel corso del XIX secolo

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