Cedro deodara o dell’Himalaya, Cedrus deodara

Caratteristiche botaniche:

Nome comune: Cedro deodara o dell’Himalaya

Cedrus deodara – Cedro dell’Himalaya

Famiglia: Pinaceae

Pianta monoica/dioica: monoica

Portamento: arboreo

Foglie: persistenti, aghiformi, con aghi riuniti in fascetti o a gruppi di
20 – 35 elementi, inseriti sui brachiblasti a loro volta posti sui rami
di maggiore dimensione. Gli aghi sono più lunghi di quelli degli altri
cedri, sono di colore verde più o meno intenso e meno rigidi di quelli
degli altri cedri

Fiori: fiori maschili viola, femminili verdi, sulla stessa pianta in
autunno

Frutti: strobili a forma di barile, viola marrone a maturità
Fruttifica appena all’età di 30-40 anni

Periodo di dispersione del polline: G F M A M G L A S O N D

Impollinazione: anemofila

Etimologia

Il termine Cedrus deriva dal greco κέδρος kédros, di probabile origine semitica, assonante con l’ebraico héder ornamento, maestà e con l’arabo kedre potere. L’epiteto specifico deodara proviene dal sanscrito devadaru, composto da deva dio e daru albero: cioè albero degli dei.

Distribuzione Geografica ed Habitat

Il Cedrus deodara cresce in maniera spontanea nella catena dell’Himalaya, diffuso nella zona orientale dell’Afghanistan, nel nord del Pakistan, nel Kashmir, negli stati nord occidentali dell’India, nel Tibet e in Nepal. In queste aree lo si ritrova tra i 1500 ed i 3.200 m. s.l.m. La sua introduzione in Europa risale all’inizio del XIX secolo.

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