Castello Roero a Guarene (Cuneo)

Le Ville Italiane ed i loro Giardini

Notizie storiche

Il castello dei conti Roero, esempio di architettura barocca piemontese, domina la collina di Guarene. Esso fu costruito a partire dal 1726 per iniziativa del conte Carlo Giacinto Roero che, abbandonato il castello di Vezza, decise di ricostruire quello guarenese, radendo al suolo il maniero medievale munito di torri risalenti al 1200. Trasformato nella residenza estiva della famiglia, fu disegnato personalmente dal più noto della casata, il conte Carlo Giacinto, allievo di Filippo Juvarra, e concluso dal figlio Traiano Giuseppe che dal 1749, anno della morte del padre, subentra nel cantiere guarenese. La costruzione è imponente a tre piani, tocca i 25 metri di altezza ed è circondata da vasti ed eleganti giardini all’italiana, progettati nel 1740 dal giardiniere del vicino castello di Govone e dallo stesso conte.

All’interno si possono ammirare quindici sale con decorazioni e affreschi di pittori come Francesco Casoli, Giacomo Rappa, Bernardino Galliori e Giuseppe Palladino. Particolarmente pregevoli la copiosa biblioteca, le Stanze Cinesi, le tappezzerie provenienti dalla Compagnia delle Indie, la Stanza del Vescovo, lo Scalone, il Salone d’ingresso, la Sala da Pranzo e la Galleria. Con l’estinzione dei conti Roero, il castello fu ereditato dalla famiglia Provana di Collegno. Nel 2011 è passato a nuova proprietà ed è stato destinato a struttura ricettiva di alto livello, nell’assoluto rispetto del valore museale. Gli interventi di restauro conservativo e di adeguamento sono durati tre anni.

Il castello comprende anche la cappella patronale, situata in un angolo del giardino verso valle, eretta per volontà del conte Traiano Giuseppe Roero (1702-1781), figlio di Carlo Giacinto. Dedicata a Santa Teresa, è un edificio a pianta ellittica, disegnato dall’architetto Filippo Castelli di San Damiano, eretto nel 1778 tra maggio e ottobre. Secondo le testimonianze d’archivio vennero pagate 1000 lire al capomastro Pianarossa per le opere murarie e sembra che suscitasse molta ammirazione da parte dei visitatori. All’interno si trovano preziosi candelieri, carte-gloria, un crocifisso. Orna l’altare un dipinto dedicato a Santa Teresa posto entro una cornice ovale. Le opere in legno sono state realizzate per mano dello scultore Francesco Boselli nel 1778.

Villa Torlonia a Roma

Villa Torlonia è una delle ville nobiliari romane più recenti, circondata da un giardino paesistico all’inglese esteso su una superficie di circa 132.000 mq, e ricca di edifici ed arredi di interesse artistico. La sistemazione della residenza avvenne all’inizio dell’Ottocento per mano dell’architetto Giuseppe Valadier che su commissione della famiglia Torlonia convertì l’edificio padronale in…
Continua a leggere

Villa Lazara Pisani La Barbariga a Stra (VE)

Le prime notizie su Villa Pisani Barbariga risalgono alla seconda metà del Cinquecento, quando, nel 1581, Marco Pisani, del ramo detto dal Banco, dichiara al fisco di possedere in località Fiessetto di Stra un possedimento fondiario di otto campi con casa dominicale, orto e brolo, acquistato in precedenza dagli eredi di Flaminio Mazza. Per i decenni…
Continua a leggere

Villa Franceschini Canera di Salasco – Arcugnano (VI)

La Villa Franceschini Canera di Salasco, situata ad Arcugnano, nei pressi di Vicenza, è un’elegante dimora storica immersa nel verde dei Colli Berici. Questo edificio rappresenta un esempio di architettura signorile veneta, che unisce elementi di pregio artistico e storico alla bellezza del paesaggio circostante. La villa fu costruita tra il XVII e il XVIII…
Continua a leggere

Villa Godi Valmarana Malinverni (VI)

Andrea Palladio costruì questa villa veneta nel 1542; Gianbattista Zelotti, Battista del Moro e Gualtiero Padovano ornarono Villa Godi di affreschi. Dopo averla acquistata in stato di degrado nel 1962, il Prof. Remo Malinverni dedicò gli ultimi anni della sua vita per riportarla all’antico splendore. Assieme alle altre ville palladiane del Veneto, è inserita dal…
Continua a leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *