Battesimo di Gesù

Festa 1° domenica dopo Epifania

Nome: Battesimo di Gesù

Titolo: Gesù è dichiarato Figlio di Dio

Tipologia: Festa

Gesù Cristo giunto all’età di trent’anni, prima di andare nel deserto a passare quaranta giorni e quaranta notti continue in perfetto digiuno, si recò alla riva del fiume Giordano, ove si trovava S. Giovanni Battista, e là si fece da lui battezzare.

S. Giovanni Battista stava alla riva del fiume Giordano a predicare la penitenza al popolo, a battezzarlo in segno di tal penitenza, e così a disporlo alla venuta del Messia, che era Gesù Cristo stesso.

Intanto che Gesù Cristo usciva dall’acqua si aprirono i Cieli sopra di Lui, il Padre Eterno fece udire la sua voce, dicendo: Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto… ascoltatelo; e lo Spirito Santo discese, in forma di colomba sul Capo di Gesù Cristo, alla presenza di tutto il popolo; quindi si vennero a conoscere chiaramente le Tre Persone della SS. Trinità; impersonate nel Padre Eterno, che parlava, abbiamo la prima Persona; in Gesù Cristo che veniva battezzato, la seconda Persona e nello Spirito Santo che discendeva in forma di colomba, la terza Persona; quindi abbiamo un Dio solo in Tre Persone veramente distinte.

Gesù Cristo non aveva bisogno del Battesimo, perchè non aveva peccato, anzi ma esso stesso era Santità infinita: pure volle essere battezzato al fiume Giordano, per istituire il Sacramento del Battesimo santificando le acque, onde avessero la virtù di santificare quelli che dovevano ricevere questo Sacramento.

Oggi la Liturgia ricorda il Battesimo di Gesù: si tratta di un momento simbolico molto importante poiché apre la strada della nuova concezione dei cristiani quali figli di Dio. La celebrazione liturgica di oggi ci invita a riflettere sul nostro Battesimo, sul giorno della nostra rinascita come figli di Dio, come più volte ha ricordato Papa Francesco nel corso delle proprie catechesi e delle omelie in Casa Santa Marta.

Il Battesimo cristiano, istituito da Gesù, differisce da quello che veniva impartito da Giovanni Battista: l’ultimo dei Profeti del Vecchio Testamento, ovvero Giovanni Battista il Precursore, impartiva un Battesimo di purificazione, secondo quanto profetizzato da Ezechiele: «Le nazioni sapranno che io sono il Signore, quando mostrerò la mia santità in voi davanti a loro. Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli»

Lo spirito di purificazione è proprio al centro del Battesimo di Giovanni Battista: infatti, sempre secondo quanto spiegato dal profeta Ezechiele, Israele per vivere nuovamente in relazione con Dio e ricevere il suo Spirito, dopo il peccato verso Dio, che gli ha meritato l’esilio, doveva essere purificato, azione questa simboleggiata dell’acqua, «vi aspergerò con acqua e sarete purificati».
Per questo la folla dei penitenti che accorreva da Giovanni simboleggia il Popolo di Dio che si avviava al rito di purificazione di perdono. Tuttavia, a questi che vedevano in Giovanni il Messia, il Battista stesso precisava «Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali; costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Così all’età di 30 anni anche Gesù, benché privo di ogni peccato, si presenta a Giovanni per solidarizzare con il Popolo penitente che cercava la salvezza dell’anima – rappresentando così la riconciliazione divina con il genere umano, dopo il peccato universale – e per santificare il Battesimo, che grazie alla sua presenza non sarà più un atto di sola purificazione, ma di rinascita in virtù della venuta in ognuno dello Spirito di Dio.

Piero della Francesca- Il battesimo di Gesù

Il Battista, al vedere Gesù, riconosce in Lui il Messia e, secondo il Vangelo di Matteo (Mt 3,13-17) si ritrasse dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?» al ché la risposta di Gesù fu «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia». Appena compiuto il Battesimo, Gesù uscì dall’acqua e «si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: “Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento”».

Con il Battesimo al Giordano inizia il cammino pubblico di Gesù, che avrà la sua conclusione in un altro Battesimo, il Battesimo nella Passione: in tal senso il rito penitenziale al Giordano viene considerato una prefigurazione della morte di Gesù sulla croce, compimento del progetto di salvezza di Dio.

La decisione di Gesù di farsi solidale coi peccatori, confondendosi con questi e chiedendo il Battesimo, esprime la sua volontà di redimere dal di dentro l’umanità con la sofferenza e l’offerta della propria vita. Tale scelta viene approvata da Dio ed è in tale chiave di lettura che va vista la manifestazione del Padre e dello Spirito che ha luogo al Giordano.
Infine la manifestazione della colomba esprime la particolare unzione dello Spirito Santo: non si pensi che nel Battesimo di Gesù vi sia un aumento della santità di Gesù. La santità in Gesù è perfetta e totale fin dal momento dell’unione del Verbo con la natura umana nel grembo di Maria, ma per mezzo della manifestazione della colomba viene rivelato pubblicamente la Sua qualità di consacrato a cui viene affidata la missione del Servo sofferente (cfr. Is 53).

MARTIROLOGIO ROMANO.

Festa del Battesimo di nostro Signore Gesù Cristo, in cui egli mirabilmente è dichiarato Figlio di Dio, l’amato, le acque sono santificate, l’uomo è purificato e tutto il creato esulta.

Fonte @santodelgiorno.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *