Pressato a mano PAT Lazio

Il “manu pressum” è un formaggio di pecora pressato, sottoposto ad afumicatura con legno di melo, con consistenza simile alle odierne paste filate. Così ce ne parla Lucio Giunio Moderato Columella nel Libro VII “De caseo faciendo” del “De Re Rustica”, 50 d.C: “Conosciutissima è la maniera di fare il cacio che diciamo “pressato a mano”. Infatti il latte, leggermente rappreso nel secchio di mungitura, fin che è tiepido, si separa dal siero e, gettandovi sopra dell’acqua bollente, si foggia a mano oppure si preme in forme di bosso. Viene anche di sapore gradevole se si fa indurire nella salamoia e poi si colora (affumicato) con legna di melo o fumo di paglia”. Si tratta, insomma, dell’antenato della pasta filata, che a differenza degli altri formaggi, la cui cagliata va messa nella fuscella, veniva lavorato a mano e immerso in acqua fredda. Non solo, ma questa tradizione, oltre che nella Campagna Romana, si mantiene ancora intatta in Polonia, sui monti Tatra, dove arrivava il confine dell’impero romano, in cui è prodotto l’Oscypek, un formaggio a pasta pressata con acqua bollente.

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Sentiero Italia CAI PIEMONTE 10° Tappa Rifugio Genova Figari – Terme di Valdieri

Rifugio Genova Figari – Terme di Valdieri Tappa di media lunghezza con dislivello in salita non eccessivo e notevole in discesa.  Costeggia il massiccio dell’Argentera, maggiore elevazione della zona e simbolo del Parco Naturale delle Alpi Marittime.  Si lascia il Rifugio Genova Figari percorrendo a ritroso parte della precedente tappa fino a giungere alle opere artificiali dello sbarramento del Bacino del Chiotas. Qui si svolta a sinistra e si transita attraverso le citate opere per imboccare il Vallone del Chiapous. Si cammina costeggiando le cime imponenti dell’Argentera Meridionale e Settentrionale e del Monte Stella giungendo al Colle del Chiapous da dove inizia la lunga discesa nel Vallone di Lourusa fino alle Terme di Valdieri. L’ambiente nella parte alta è selvaggio, caratterizzato da pietraie e detriti. Proseguendo, si transita prima dal Rifugio Morelli Buzzi e poi si giunge nei pressi dei  laghetti Lagarot di Lourousa  da dove si gode di un panorama mozzafiato sulla parete nord del Corno Stella e sul Canale di Lourousa potendo altresì osservare il Bivacco Varrone. Si continua a scendere per comodo sentiero che, con la comparsa della vegetazione, diventa ombroso e si giunge alle Terme di Valdieri dove è possibile pernottare presso il  Rifugio Casa Savoia.

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Sentiero Italia CAI PIEMONTE 09° Tappa Rifugio Soria Ellena – Rifugio Genova Figari

Rifugio Soria Ellena – Rifugio Genova Figari Dopo la lunga tappa precedente, un percorso decisamente più breve con minore dislivello. Dal Rifugio Soria Ellena, si scende al Piano del Praiet e si imbocca a sinistra il sentiero in salita che porta al Colle delle Fenestrelle dove si incontrano due laghetti. Si procede in discesa fino al Bacino artificiale del Chiotas. Da qui, si svolta a sinistra lungo la stradina che in breve conduce al Rifugio Genova Figari, posto tra i laghi del Chiotas e il Brocan. I due sbarramenti che consentirono la realizzazione del bacino artificiale richiesero tempi lunghi di costruzione a causa del notevole innevamento invernale e furono terminati nel 1982. L’opera è parte dell’impianto idroelettrico “Luigi Einaudi” di Entracque che prevede, tra l’altro, l’utilizzo dell’energia prodotta e non richiesta (es. di notte) per pompare parte dell’acqua dal serbatoio inferiore della Piastra a quello superiore del Chiotas, così da poterla riutilizzare quando c’è maggiore necessità. L’attuale rifugio fu donato dall’Enel al CAI nel 1981 in sostituzione del vecchio edificio sommerso dall’acqua dell’invaso.

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Pecorino in grotta del viterbese PAT Lazio

O Formaggio ovino a pasta dura che dopo circa 15 giorni di conservazione in cella a 9 – 10°C viene affinato in grotte tufacee o di lapillo vulcanico per 60 – 90 giorni a 10-11°C circa e 90% di UR. La pezzatura va da 1,8 a 3,5 kg; presenta colore giallo paglierino e crosta rugosa, asciutta od oleata. La stagionatura può protrarsi fino a 100 giorni. Il sapore va da leggermente salato a piccante con caratteristico aroma di erbe, grazie al finissaggio efettuato in ambiente naturale, avvolgendo il formaggio con erbe aromatiche di fieno di prato naturale.

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Pecorino di Ferentino PAT Lazio

Il Pecorino di Ferentino è ottenuto dal latte ovino di quattro mungiture delle pecore di razza Sarda, Comisana e relativi incroci. Presenta forma cilindrica a facce piane, diametro del piatto variabile e una pezzatura che va da 500 g a 7-8 kg. La crosta è di colore giallo o giallo scuro con uno spessore variabile da sottile a spessa e aspetto rugoso. Internamente la pasta si presenta con una struttura compatta o con leggera occhiatura di colore bianco o giallo paglierino. Il sapore, da dolce e intenso con spiccati aromi di erba di pascolo di montagna particolarmente presenti nel formaggio a latte crudo, tende al piccante a seconda del periodo di stagionatura che ha una durata varabile tra 6-7 mesi a 12 mesi. In particolare il Pecorino di Ferentino prodotto nei mesi di marzo, aprile, maggio e ottenuto con il latte crudo, mantiene tutta la componente aromatica e microbiologica apportata dalle essenze spontanee pabulari presenti nei prati naturali e prati-pascolo della zona. In alcuni casi può essere affumicato o trattato con vinaccia.

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Pecorino di Amatrice PAT Lazio

Il Pecorino di Amatrice è un formaggio ovino a pasta dura e grassa, fatto stagionare da un minimo di 6 ad un massimo di 12 mesi. Presenta forma cilindrica a scalzo, colore della pasta interna giallo paglierino e giallo intenso quello della parte esterna dovuto ai trattamenti con olio ed aceto. La pezzatura è di 2-3 kg ed il sapore è intenso, mai salato e tendenzialmente piccante.

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Pecorino dei Monti della Laga PAT Lazio

Si tratta di un formaggio a latte misto ovino e caprino, dal sapore piccante e piuttosto saporito. Il
latte di capra è aggiunto nella quantità massima del 30%. La pasta è dura e grassa, di colore giallo paglierino con leggere occhiature, la crosta è sottile, di colore giallo ocra. Peso da 2 a 3 kg.

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