Ciambelle salate PAT Lazio

La consuetudine di preparare ciambelle o “pani rituali” in occasione delle feste in onore di un santo è una tradizione molto antica, che in alcuni casi risale alle origini del Cristianesimo. Le Ciambelle salate, prodotte in alcuni comuni della provincia di Rieti nel mese di gennaio, sono dette localmente anche Coelle o Ciambelle di Sant’Antonio, perché anticamente venivano preparate in occasione della festa di Sant’Antonio, il 17 gennaio, e consegnate ai proprietari degli animali portati a benedire. Sant’Antonio Abate, santo della fertilità e dell’abbondanza, molto stimato dalle popolazioni agricole, e al centro di un culto quasi autonomo, associato ad antiche divinità pagane. La forma è data dal fatto che chi le portava le metteva al braccio. La realizzazione delle ciambelle, fatte con ingredienti molto semplici, rimanda a tempi lontani, quando ancora non si conoscevano spezie e zucchero.

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Ciambelle scottolate di Priverno PAT Lazio

Ciambelle a base di farina, zucchero, olio, acqua, ed eventualmente uova, limone grattugiato e
anice. Con tutti gli ingredienti si forma un impasto da cui si ottengono delle ciambelle che, cotte in acqua bollente per circa 5 minuti e lasciate asciugare all’aria, il giorno successivo vengono cotte al forno preriscaldato a 250°C per tre quarti d’ora, fino a doratura. Il prodotto viene preparato da generazioni secondo una ricetta tramandata oralmente.

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Ciambelle n’cotte PAT Lazio

Prodotto a base di farina tipo 00, vino rosso, olio extravergine d’oliva, sale, anice, lievito di birra e lievito naturale. L’impasto, lavorato manualmente a forma di ciambelle, viene sottoposto a bollitura in acqua per circa 10 minuti. Il sapore è salato con aroma di anice. La cottura in forno avviene a 240°C. La ricetta locale viene tramandata oralmente da generazioni.

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Ciambelle di magro di Sermoneta PAT Lazio

Ciambella a base di farina tipo 00, zucchero, olio di oliva, vino bianco, semi di anice. Tutti gli ingredienti vengono miscelati per 5 minuti nell’impastatrice, poi a mano si formano delle strisce di pasta, unite all’estremità e si cucinano in forno ben caldo (200 -260°C) per 20 minuti circa. Prima della cottura le ciambelle vengono cosparse con zucchero e cannella. Tradizionalmente consumate durante la Quaresima, oggi le Ciambelle di magro di Sermoneta si producono tutto l’anno. La mancanza di uova e latte fra gli ingredienti ne faceva un cibo “di magro” da gustare nei giorni che precedevano la Pasqua.

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Ciambella all’anice cinetese PAT Lazio

Ciambelle alta a forma circolare schiacciata su un lato con un taglio lungo tutta la parte alta, colore dorato, ottenute dalla lavorazione di farina di grano tenero tipo 00, vino bianco, olio d’oliva, anice e sale. Il prodotto vanta una lunga tradizione a Cineto Romano ed è consuetudine offrirlo in occasione delle varie sagre locali

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Ciambelle da sposa PAT Lazio

La preparazione delle Ciambelle da sposa vanta una lunga tradizione. La metodologia di preparazione è rimasta invariata dai tempi in cui la madre della sposa le preparava e le mandava a casa dello sposo insieme alla dote. I tagli sull’impasto venivano effettuati alcuni giorni prima del matrimonio, in occasione del rito di preparazione del letto nuziale e veniva distribuita, poi, agli invitati. Ancora oggi è tradizione presentarla al rinfresco oferto dalla sposa, in occasione del matrimonio. La glassa bianca della superficie richiama, infatti, il colore classico della purezza.

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