Zucca lardaia PAT Toscana

Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana

La zucca lardaia può avere forma rotondeggiante e raggiungere i 20-25 kg di peso, o forma allungata (a volte si piega ad arco e talvolta forma addirittura un cerchio), in tal caso raggiunge la lunghezza di circa un metro, con un diametro di 15-20 cm; il peso medio si aggira sui 5-6 kg. Il colore esterno è giallo-arancione; la polpa, di colore arancione, ha sapore dolciastro. Si consuma d’inverno per la preparazione di contorni e primi piatti.

Il periodo di semina è ai primi di maggio, necessita di terreni fertili e ben concimati (è preferibile la concimazione organica); la distanza di semina è di 2 m tra le file e 2 m nella fila: questa zucca infatti sviluppa un tralcio di 5-6 m. Per la crescita ha bisogno di un’abbondante irrigazione e porta a termine non più di due zucche sul tralcio principale e altre due più piccole sui tralci secondari.

Tradizionalità

Per la riproduzione vengono scelte le zucche più belle, i cui semi sono messi a seccare e poi conservati in vasetti di vetro. Nella preparazione tipica viene fritta e poi rifatta con la conserva di pomodoro; ottima anche per la preparazione di risotti con un soffritto di cipolla.

Produzione: La maggiore presenza di zucca lardaia è nella provincia di Arezzo dove ci sono circa 10 aziende che la coltivano a scopi commerciali e alcuni hobbisti che non vendono il prodotto. La produzione annua si aggira intorno ai 50 quintali.

Territorio interessato alla produzione:

Valdarno e area fiorentina, province di Siena, Arezzo e Firenze.

Tizzone di Giustagnana PAT Toscana

Il tizzone è un insaccato tipico della frazione di Giustagnana, nel comune di Seravezza. È diffuso in due formati, uno di forma allungata del peso di circa 700 gr – 1 kg e l’altro di forma più rotondeggiante del peso di 4-6 kg. Il sapore è intenso e il gusto di affumicato rende questo salume…
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Carciofo di Chiusure PAT Toscana

Ricordato fin dal ‘600 nel diario di un viagiatore aninimo, il carciofo è stata una vera risorsa per il territorio e l’economia delle crete per tutti i primi cinquanta anni del ‘900; intere distese ricoprivano il territorio che estende ad occidente verso Monte Oliveto, con una produzione di oltre diecimila unità annue, che venivano commercializzate…
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