
Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Veneto
Zaleto di giuggiole, zaeto.
Il “zaleto” è un biscotto prodotto con giuggiole tritate, da farina gialla da polenta (mais), farina di grano “00”, burro, zucchero, tuorlo d’uova, polpa di giuggiole, lievito in polvere e aromi naturali. Una volta cotti, raffreddati e confezionati possono venire conservati per qualche settimana in luoghi asciutti.

Una volta amalgamati gli ingredienti, all’impasto ottenuto viene data forma di piccoli biscotti di forma circolare schiacciata che sono poi cotti al forno per 20 minuti. Essendo un dolce da forno non necessita di particolari sistemi di conservazione o stagionatura. Il “zaleto di giuggiole” accompagnato con vini dolci o liquorosi o con caffè, è un ottimo biscotto da dessert.
Tradizionalità
Il nome deriva dal caratteristico colore giallo-dorato che questi biscotti assumono dopo la cottura e grazie alla farina di granoturco presente nell’impasto. Il “zaleto di giuggiole” viene prodotto nella zona sopra indicata da più di cinquant’anni secondo la tradizione orale, sostituendo alla classica uvetta presente nei classici “zaleti” la giuggiola, particolarmente disponibile nella zona dei colli Euganei.
Territorio interessato alla produzione Comuni di Torreglia, Galzignano Terme, Arquà Petrarca, in provincia di Padova.

Sfilacci di manzo PAT Veneto

Mame d’Alpago PAT Veneto
Nei primi anni sessanta del ’900 si avviarono politiche di sostegno a colture che avevano saputo sfamare e garantire anche un reddito ai contadini bellunesi; è il caso dei fagioli della famiglia dei “bonelli”, il fagiolo per eccellenza nella vallata feltrino bellunese dell’Alpago, indicati con il nome “mame d’Alpago”.

Lardo in salamoia PAT Veneto
L’utilizzo del “lardo”, come condimento e/o companatico, è molto antica e legata alla tradizione contadina. Il lardo in salamoia è una variante tipica dell’Altopiano di Asiago; la sua preparazione sotto sale è stata ideata per consentirne una prolungata conservazione.