WWF Zoom su America Latina e Caraibi, calo del 94% LPI

Il calo del 94% dell’LPI -Indice popolazione vivente -per le sottoregioni tropicali delle Americhe sono il risultato più sorprendente osservato in qualsiasi regione. Il conversione di praterie, savane, foreste e zone umide, il sfruttamento eccessivo delle specie, cambiamento climatico e introduzione di le specie aliene sono fattori chiave.

Gran parte del calo complessivo nel 2020 in America Latina e Caraibi LPI è guidato da tendenze molto negative nei rettili, anfibi e pesci – gruppi che, secondo i nostri dati, hanno risentito in particolar modo di un diverso cocktail di minacce.

Per i rettili, possiamo includere il cambiamento dell’uso del suolo e il sovrasfruttamento.

I pesci d’acqua dolce sono stati maggiormente colpiti dal sovrasfruttamento e frammentazione dell’ habitat dovuta allo sviluppo dell’energia idroelettrica. È già grave l’impatto su queste popolazioni della regione e si prevede che rappresenterà un minaccia ancora maggiore in futuro.

Per gli anfibi, le malattie e la perdita dell’habitat sono le maggiori minacce. La Foresta Atlantica in Brasile ha perso l’87,6% della sua vegetazione naturale dal 1500, soprattutto durante il secolo scorso, che ha portato a almeno due estinzioni di anfibi e 46 specie minacciate estinzione.

Il tasso di infezione del fungo chytrid, che stà impattando sugli anfibi in tutto il mondo, è alto nella foresta atlantica; tutto ciò combinato con il cambiamento climatico e lo sfruttamento dell’uso del suolo, potrebbe avere un impatto ancora più drammatico sulle popolazioni nei prossimi decenni.

Più di 2.000 specie di anfibi sono minacciate estinzione, la stima attuale è più alta tra i vertebrati gruppi.

Per gli anfibi nell’LPI, la malattia è la principale registrata minaccia.

A El Copé, negli altopiani del centro di Panama, la chitride il fungo ha causato mortalità di massa, portando alla perdita di 30 specie di anfibi e riducendo drasticamente la diversità delle loro comunità locali.

WWF Living Planet Report 2020.

Fonte @wwf.it

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